"Il cuore dei riminesi è grande. Non mi sono sentita sola!" Con queste parole affidate ad un video postato su Facebook, Suor Maria Regina, superiora della scuola Maria Bambina di Rimini ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa di raccolta fondi per evitarne la chiusura in seguito alla sospensione delle lezioni, e delle rette, a causa dell’arrivo del Covid – 19. “Circa tre settimane fa abbiamo lanciato l’allarme – dichiara Suor Maria Regina – difficile, senza le rette, poter chiudere il bilancio e riaprire a settembre con le nuove disposizioni. La nostra storia, i valori che abbiamo insegnato a migliaia di riminesi, il nostro metodo educativo e tutto quello che nel tempo abbiamo portato avanti, sarebbe stato spazzato via da un evento del tutto imprevedibile che ci ha oppresso per oltre due mesi a livello umano, psicologico e sociale. L’idea di chiedere aiuto alle ‘persone’ è stata vincente, perché sono loro, attraverso l’aiuto reciproco, a conferire un senso alla ‘nuova normalità’ che ci attende”.
Sono stati raccolti, in poco più di tre settimane, circa 12mila euro che andranno a coprire: Pagamento degli stipendi del personale per la quota non coperta da Cassa Integrazione; Gestione dei costi fissi di struttura; Organizzazione della riapertura, attraverso acquisto di mascherine, gel igienizzanti, mobili per ripensare e adattare gli spazi alle nuove norme pensate ed emanate dalle Autorità contro la diffusione del Covid.
“Sono molto contenta – continua la Superiora - perché, insieme, abbiamo raccontato una ‘ storia di felicità’. Donare, salvare la scuola e soprattutto ricambiare l’affetto che le Suore di Maria Bambina hanno avuto per la comunità riminese nel tempo, è la dimostrazione più grande di gratitudine per il nostro lavoro di educatrici. Grazie quindi ai genitori dei nostri piccoli, ai benefattori e anche all’inaspettato contributo di tantissimi ex studenti, che ormai adulti, non solo ci hanno telefonato, donato e sostenuto ma hanno inviato tantissime vecchie foto con i loro ricordi al Maria Bambina. Abbiamo capito da questa brutta esperienza che solo proteggendoci reciprocamente possiamo guardare al futuro.”