Non male. Quasi un quintale di pesce pronto alla vendita, senza tracciabilità, è stato sequestrato mentre stava rientrando in porto. Il sequestro è ovviamente dovuto. Il pescato verrà dagli organi competenti verificato per capire se potrà essere venduto e mangiato. Il tutto a scopo benefico. Le aziende che hanno contravvenuto alla legge, subiranno una sanzione di tremila euro. La Capitanedia di Porto e gli uomini della Guardia di Finanza hanno messo sotto controllo i pescherecci. La scoperta è stata fatta quando le imbarcazioni hanno attraccato al porto. L'operazione è andata a buon fine come sopra descritto, ed è proseguita sino all'alba. Questo tipo di attività di prevenzione e controllo è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza. I due corpi hanno come obiettivo la sicurezza delle operazione peschive. Specialmente per quanto riguarda la filiera ittica. Un rapporto di collaborazione tra Capitaneria e Finanza che sta funzionando bene. Come si può vedere dagli ultimi risultati ottenuti.