Sicurezza e dehors all’ordine del giorno dell’incontro in Confcommercio a Rimini con l’assessore alle attività economiche Juri Magrini. Il presidente provinciale FIPE Gaetano Callà e una delegazione di operatori titolari di ristoranti, pub, pizzerie e bar si sono confrontati con l’assessore su diversi temi di interesse per la categoria e il territorio.
“Ringrazio l’assessore Magrini per la grande disponibilità al dialogo manifestata – dichiara il presidente provinciale Fipe Callà - raccogliendo le istanze e le sollecitazioni della categoria, preoccupata in particolar modo dello smercio a basso costo di alcol perpetrato durante la stagione estiva nel corso della notte, anche a minorenni, da parte di operatori di mini market in zona Lungomare a Rimini sud. Degrado, insicurezza reale e percepita sono solo alcuni degli elementi collegati a tale fenomeno, che una città turistica come Rimini non può permettersi. Interessante l’analisi del fenomeno anche dal punto di vista della nuova Legge regionale 12/2023 sugli hub urbani e di prossimità la quale, nella prospettiva di garantire nuova linfa e decoro ai tessuti commerciali cittadini, dà la possibilità alle amministrazioni pubbliche di delineare aree comunali in cui impedire, o quantomeno limitare, l’apertura di determinate attività commerciali e artigianali”
“Riguardo ai dehors – continua Callà - oltre a rimarcare la loro straordinaria importanza nel dare maggiore vivacità alla città e all’offerta turistica, rispondendo allo stesso tempo ai nuovi stili di consumo e alle preferenze degli avventori nel godersi gli spazi esterni, si sono affrontati due temi principali. Da una parte l’azione che a livello nazionale la FIPE sta portando avanti nel presidiare la delega al Governo sulla base del DL Concorrenza, in un’ottica di semplificazione delle procedure amministrative e il ridimensionamento della discrezionalità della Soprintendenza. Dall’altra, richiedendo una sempre maggior considerazione dei dehors come facenti parte integrante della città e dell’offerta che il pubblico esercizio propone a turisti e clienti, ipotizzando anche una chiusura integrale temporanea degli stessi. Unitamente a questo, abbiamo voluto sottolineare la necessaria tutela delle attività di pubblico esercizio dai variegati fenomeni di abusivismo della ristorazione,ribadendo il principio per cui ‘stesso mercato, stesse regole’”.