Le forze dell'ordine li arrestano, i giudici li condannano ma sospendono la pena autorizzandoli pertanto a tornare in libertà e, probabilmente, a delinquere ancora. Per la rabbia di molti e per le perplessità di tutti ormai convinti che la giustizia debba cambiare perché così qualcosa non funziona.
Nel corso della tarda serata di ieri, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza del reato di spaccio di sostanza stupefacente F. A., marocchino classe 1985, già note alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia. L’uomo è stato sorpreso nei pressi della Stazione Ferroviaria mentre cedeva una dose di hashish da mezzo grammo ad un diciannovenne riminese, ricevendo in cambio la somma di cinque euro. La successiva perquisizione personale a carico dell’arrestato consentiva di rinvenire un ulteriore dose da mezzo grammo della stessa sostanza.
Condotti in caserma, l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacente, mentre F.A. è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri Rimini Principale in attesa della celebrazione del rito direttissimo. Nel corso della mattinata odierna, a seguito di udienza di convalida svoltasi presso il Tribunale di Rimini, l’arresto è stato convalidato ed il giovane è stato condannato a mesi 7 di reclusione con pena sospesa e l’obbligo di presentazione alla P.g..