Ha preso avvio nei giorni scorsi anche a Cattolica il progetto “Spazi sicuri all’aperto’, attraverso la collaborazione tra l'Asl della Romagna (Spoke autismo - NPIA di Rimini) e il Comune di Cattolica.
Grazie alla disponibilità di don Matteo Federico Donati, parroco della chiesa di San Benedetto, il progetto offre la possibilità di accesso ad un giardino aperto ma recintato di proprietà della stessa parrocchia sito in via Carpignola, il cui utilizzo viene contingentato e coordinato.
I beneficiari sono le famiglie di minori con disturbo dello spettro autistico o con altre forme di disabilità residenti nel Comune di Cattolica. Si cerca in tale maniera di dare continuità ai progetti psico-educativi in essere, vista la difficoltà di gestione prolungata dei minori in contesto domestico a causa della condizione clinica e per evitare l’insorgere e l’acutizzarsi di gravi comportamenti problematici. Le attività con finalità terapeutica avvengono, ovviamente, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.
"Questa esigenza c'è, conosco alcune mamme e numerose famiglie - aveva spiegato Don Matteo - che stanno vivendo questo periodo con apprensione anche perché spesso i ragazzi con difficoltà psichiche di vario tipo faticano a restare in casa per giornate intere con inevitabile disagio per tutto il nucleo famigliare".
"Da parte mia c'era tutta l'intenzione di concretizzare tale operazione visto appunto anche la disponibilità di don Matteo - aveva aggiunto il Sindaco Mariano Gennari, annunciando la collaborazione per l'iniziativa -. In questo particolarissimo momento dobbiamo essere pronti a dare risposte ai tanti che fanno fatica quotidianamente già in tempi normali".
"Con soddisfazione - aggiunge l'assessore Valeria Antonioli - ho visto concretizzarsi, grazie ad una sinergia e ad un tempismo esemplari, un servizio importante e doveroso per quei bambini che, più di altri, soffrono questa prolungata costrizione dentro le mura domestiche. Un grazie di cuore in primis a don Matteo della parrocchia di San Benedetto, all'AUSL nella figura della dottoressa Elisa Curzi e al dirigente Piergiorgio De Iuliis che ha coordinato, per le competenze afferenti al comune di Cattolica, questo prezioso progetto".