Alle ore 23.00 circa di ieri, una Volante della Questura veniva inviata in via Trieste a Rimini per una segnalazione di un animale rinchiuso all'interno di un furgone con targa ungherese. Gli agenti trovavavo alcuni residenti che asserivano di aver udito chiaramente dei lamenti di animale (presumibilmente un cane) provenire dall'interno del mezzo. Tra le persone vi era anche un cittadino ungherese, il quale diceva di essere il proprietario del furgone, pertanto gli operatori gli chiedevano di aprire il mezzo accertando così la presenza di una gabbia in plastica adibita a trasporto cani con all'interno un cucciolo di dobermann apparentemente in buone condizioni di salute ma comunque chiuso all'interno in uno spazio alquanto ristretto ed angusto per le sue dimensioni che non gli dava alcuna possibilità di movimento. Le persone sul posto riferivano di aver notato il furgone fermo per diverse ore e nel contempo di udire saltuariamente lamenti di cane. Una donna dichiarava che rincasando verso le ore 19.15 circa notava un signore, presumibilmente straniero, con un cucciolo di cane che lo teneva legato con una corda molto corta che era poi assicurata ad una catena stretta al collo del cane molto agitato, l'uomo lo strattonava ripetutamente per calmarlo per poi legarlo al portellone del furgone ma accortosi che lei lo stava osservando decideva di chiudere il cucciolo all'interno del cassone del furgone e dopo aver chiuso le porte con le sicure si allontanava.
Di quanto accaduto si informava il P.M. di turno che faceva intervenire personale delle guardie ecozoofile, che provvedevano a sequestrare il cane per affidarlo a personale preposto in giudiziale custodia
Gli operatori invece così come disposto dall’A.G., provvedevano al sequestro del furgone ed al sequestro del telefonino cellulare del soggetto (un 52enne originario dell’Ungheria), informandolo che sarebbe stato denunciato in stato di libertà per i reati di maltrattamento e abbandono di animali.