Promozione e diffusione del progetto di prevenzione WeFree di San Patrignano per sensibilizzare i giovani sui rischi legati all’assunzione di droghe o alcol. Iniziative di formazione professionale per l’inserimento degli ospiti della comunità nel settore lavorativo della vendita diretta. Sostegno alla campagna di raccolta del 5xmille a favore della Comunità. Sono queste le attività principali oggetto del Memorandum d’intesa siglato ieri dalla stessa Comunità San Patrignano e Univendita, la maggiore associazione della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, presso la sede della cooperativa sociale, a Coriano (Rimini). Il protocollo, in virtù del quale San Patrignano diventa Charity Partner di Univendita, prevede inoltre la creazione di eventi, progetti o iniziative con varie finalità in collaborazione tra la Comunità e le aziende associate alla sigla di Confcommercio.
Ciro Sinatra, presidente Univendita e firmatario del Memorandum, spiega: “San Patrignano e la sua storia incarnano valori di centralità della persona, riscatto e promozione dell’individuo nella comunità, ma anche di empatia, ascolto e passione per quello che si fa ogni giorno. Valori che, seppur in un campo molto diverso, pure noi cerchiamo di onorare con il lavoro quotidiano delle nostre associate, dei loro addetti e della stessa associazione. Ecco perché ci è sembrato naturale strutturare una sinergia che da una parte può regalare nuovi sbocchi professionali ai giovani di San Patrignano e dall’altra consente a noi di indirizzare al meglio le ricadute sociali delle nostre attività economiche”.
Vittoria Pinelli, presidente San Patrignano e firmataria del Memorandum, spiega: “Grazie a Univendita per questa importante collaborazione, un’ulteriore opportunità per favorire il reinserimento lavorativo dei ragazzi che terminano il percorso di recupero, momento molto delicato per ognuno di loro. Allo stesso tempo grazie a questo accordo potremo veicolare ancor più il messaggio di prevenzione che da anni ci impegniamo a portare in tutta Italia nella speranza che sempre meno giovani abbiano bisogno delle comunità”.