Venerdì 13 aprile una passante ha ritrovato una borsa di plastica chiusa con doppio nodo contenente tre mici neonati abbondonati. La donna, che stava passeggiando con il suo cane in un campo della zona Nord di Rimini, ha infatti sentito dei miagolii provenire dalla busta: al suo interno, infatti, c’erano tre gattini appena nati, con il cordone ombelicale ancora morbido, segno della tenerissima età. Probabilmente non avevano ancora un giorno di vita, e, se fossero rimasti chiusi dentro quel sacchetto ancora per un po', avrebbero rischiato di non farcela, a causa anche delle difficoltà nel respirare. La donna ha così immediatamente contatto l’Ufficio benessere degli animali del Canile Stefano Cerni di Rimini che ha fatto partire l’intervento di soccorso dei piccoli felini, ora affidati a una volontaria che li sta accudendo a casa sua. Due nerini, e uno dal pelo leggermente maculato, ora stanno meglio, e miagolano molto.
“Questo è un esempio delle peggiori telefonate che possiamo ricevere - è la dichiarazione della squadra del canile comunale, gestito dalla cooperativa Cento Fiori -. L’abbondono dei cuccioli subito dopo la nascita è purtroppo (e dolorosamente) il più comune: gattini o cani lasciati al loro destino, gettati in buste di plastica o nei cassonetti come fossero rifiuti dell’organico da levarsi di torno. Sono atti illegali ed efferati che fanno piangere il cuore e che riflettono una mancanza di responsabilità. Purtroppo, date le tempistiche, segna un momento tristemente significativo dell’inizio della stagione degli abbandoni, con l’estate che, seppure nel nostro territorio in maniera non estrema, sancisce sempre un aumento dei fenomeni di abbandono. Condanniamo dunque questo vile gesto e rinnoviamo a tutta la cittadinanza la gentile collaborazione a prevenire e segnalare questi comportamenti. Nel caso, inoltre, ci si imbattesse in situazioni analoghe a quella di venerdì, non si esiti a chiamare il numero dell’ufficio benessere degli animali (3476988629). Ricordiamo anche l’importanza dell’opzione della sterilizzazione, una misura proattiva per limitare anche casi del genere, garantendo un futuro migliore e più sicuro ai quattro zampe della nostra comunità”.