Il turismo è uno dei settori portanti della nostra economia. I danni causati dalle perdite accumulate in primavera in termini di mancate prenotazioni e cancellazioni e una stagione partita in ritardo, rischiano di mettere in ginocchio un’industria di miliardi, con ricadute amplificate sull’indotto. Per superare la situazione occorrono più attenzione e grandi investimenti, punti fermi, piani mirati, regole chiare, burocrazia azzerata, incentivi e fondi e allo stesso tempo un forte senso di appartenenza, piena condivisione di intenti e idee concrete.
“Se vogliamo superare questa crisi occorre fare squadra – dichiara Alessandro Lualdi (nella foto) a nome dei bagnini riminesi aderenti a Confindustria Romagna – Nei giorni scorsi si è parlato di contrapposizioni fra bagnini ed albergatori sulla questione dei prezzi, ma teniamo a precisare che non ci sono guerre in atto. In un momento così difficile per il turismo riminese e in generale, è importante che le varie categorie interessate facciano sistema, non solo per salvaguardare i propri interessi imprenditoriali, ma soprattutto per proteggere l’immagine della nostra riviera. Per questo è importante che si agisca con obiettivi condivisi e con una visione comune, ovviamente nel pieno rispetto del diritto di ogni impresa di esercitare le proprie scelte imprenditoriali, di muoversi nel libero mercato come meglio crede e di sostenere la libera e leale concorrenza. L’auspicio è che questa crisi imprevista, dovuta alla pandemia di Covid-19, che vede il comparto del turismo essere fra quelli più colpiti, possa offrire nuove opportunità e nuovi metodi di confronto tra i vari soggetti protagonisti di questo strategico settore”.