L’Amministrazione comunale di Santarcangelo fa proprio l’appello del presidente nazionale dell’Avis: c’è sempre bisogno di sangue ora più che mai. Nei giorni scorsi all’invito di Gianpietro Briola, presidente dell’associazione volontari per la donazione del sangue, si era aggiunto quello del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli: donare il sangue è un gesto fondamentale che salva vite umane e che, nonostante l’emergenza data dal Coronavirus, avviene in assoluta sicurezza. L’emergenza Covid-19 ha infatti portato a un rallentamento delle donazioni anche a Santarcangelo, dove ogni anno si raccolgono circa 2.500 donazioni di cui 500 di plasma e 2.000 di sangue. “Dallo scorso mese di dicembre l’Avis provinciale, di cui Santarcangelo fa parte come punto di raccolta – spiega il vice presidente della sezione locale Fabio Camagni - è riconosciuta come Unità di raccolta e non più come articolazione del servizio sanitario nazionale, cosa che dal punto di vista organizzativo pone la raccolta di sangue a diretto carico dell’Avis di Rimini sotto la sorveglianza tecnico-scientifica del servizio trasfusionale dell’ospedale Infermi”.
Ribadito che non esiste nessuna correlazione fra la donazione di sangue e il Coronavirus, in quanto non c’è possibilità di contagio a differenza di quanto avviene con altre forme virali, se il donatore è in buona salute (l’età per essere donatori deve essere compresa fra i 18 e i 60 anni) può recarsi al centro trasfusionale anche alla luce della circolare del Ministero della Salute, che ha inserito la donazione di sangue ed emocomponenti tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa.
Dall’Avis Santarcangelo ricordano che la donazione avviene nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza in ogni momento, della prenotazione alla gestione dell’attesa fino al prelievo, e invitano a prenotare la propria donazione presso l’ospedale telefonando al numero 0541/326518.