E’ partito il progetto inteso come ‘riabilitazione e tempo libero’, che vede la realizzazione di un centro estivo specializzato, rivolto a persone con disturbo dello spettro autistico. L’iniziativa denominata “Un’estate speciale”, è stata proposta dalla Fondazione San Giuseppe e da una rete progettuale che vede come capofila il Comune di Rimini, quale affidatario del servizio; l’ASL della Romagna – UO di NPIA di Rimini – Centro Autismo e disturbi dello sviluppo, per la specifica supervisione; i comuni del Distretto Rimini nord, che hanno partecipato al tavolo tecnico; la Cooperativa Il Millepiedi; e Rimini Autismo ODV.
Il progetto, che si concluderà il primo settembre, rappresenta una positiva risposta al bisogno dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico (ASD) di 7-20 anni, con la possibilità di usufruire di uno spazio educatico-terapeutico di alta specificità e individualizzato.
Nello specifico si tratta di proporre delle esperienze socializzanti sul territorio, nell’ottica dell’incremento delle competenze, ma anche del benessere personale, oltre che di mantenere le abilità relative all’ambito della comunicazione sociale, del cognitivo, del comportamento adattivo e delle autonomia.
Le attività saranno organizzate per l’estate 2023 nella struttura “Casa Valturio”, in centro storico e prevedono l'accesso dei ragazzi per 5 giorni alla settimana - dal lunedì al venerdì con orario 9 - 15,30 - in forma individualizzata oppure in piccolo gruppo di massimo 5 persone, con la supervisione di una figura professionale del Centro Autismo e disturbi dello sviluppo – NPIA di Rimini (ASL Romagna).
Il progetto, che ha già avuto una sperimentazione positiva negli ultimi tre anni, sarà realizzato con un contributo, erogato dall’Azienda USL della Romagna, complessivo di € 85.000,00 e con la compartecipazione di bei e mezzi messi a disposizione dalla Fondazione San Giuseppe e dagli altri partner progettuali.
“E’ importante - sottolinea l’Assessore ai servizi sociali Kristian Gianfreda - creare contesti nei quali potersi rapportare alle persone affette da autismo e lavorare con esse con un approccio che consenta di apprezzare l’originalità e l’unicità dell’individuo. Il progetto, già sperimentato negli ultimi tre anni, ha rappresentato una positiva risposta al bisogno dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico (ASD) in età 10-20 anni. Questo progetto è importante non solo per le istituzioni coinvolte in quanto si attivano contesti supportivi idonei, ma anche in grado di individuare attività di integrazione, socializzazione e tempo libero, che sappiamo essere fondamentali per garantire una buona qualità di vita delle persone e soprattutto degli adolescenti.”