Nuovo grido d'allarme del presidente provinciale Confesercenti Fabrizio Vagnini (nella foto)
"Ieri - dice in una nota della categoria - abbiamo assistito al lungo confronto fra i leader politici sul palco del Meeting. Intanto però il tempo stringe e fra settembre e ottobre scadranno gli interventi di sostegno fin qui adottati dal governo per contrastare il caro bollette. Occorre intervenire in maniera urgente e decisa, o in autunno rischiamo il collasso: i costi energetici stanno diventando una variabile incontrollabile per tantissime imprese, distruggendo bilanci e redditività. E' impossibile gestire aumenti di costi così rilevanti, cui si aggiungono anche quelli delle materie prime alimentari, traslando sui prezzi di vendita gli interi importi. Inoltre le bollette riducono inoltre drasticamente i budget familiari con un conseguente crollo dei consumi. Il rischio è che il 10% delle imprese esca dal mercato. Se ad esempio nel 2020 e 2021 un bar spendeva in media 6.700 € per le bollette di luce e gas, nei prossimi dodici mesi, ipotizzando che gli aumenti attuali restino costanti, spenderà 14.740 €, un aumento del 120% e un’incidenza sui ricavi aziendali dal 4,9 % al 10,7 %. Un esercizio di vicinato vedrà lievitare la spesa per la bolletta energetica da 1.900 € a 3.420 € (+80 %), un ristorante da 13.500 € a 29.700 € (+120 %). Un albergo medio da 45.000 € a 108.000 € (+140 %). È perciò necessario estendere subito anche alle piccole imprese il credito d’imposta per l’energia elettrica, raddoppiare le percentuali di credito d’imposta (da 15 a 30 e da 25 a 50 per il gas) e prorogare gli interventi almeno fino al 31 dicembre 2022. Chiediamo a Stato, Regione e Camera di Commercio che le risorse disponibili per le imprese vengano destinate primariamente alla riduzione dei costi energetici. Al tempo stesso - conclude Vagnini - bisogna mettere in campo interventi realizzabili in tempi relativamente brevi per la transizione energetica e la diversificazione delle fonti, favorendo anche con un bonus al 110% gli investimenti di chi può rendersi autonomo attraverso la produzione di energia pulita. Non c'è più tempo da perdere: è in gioco la tenuta del sistema economico".