La tradizionale Fira de Quatorg ha fatto il botto anche in tempi di restrizioni da Coronavirus. E non solo per il gran sipario con venti minuti di fuochi d’artificio sopra il Castello Malatestiano offerti come sempre dal Ristorante La Rocca nel ricordo di Vittorio e Luciana Andruccioli, ma anche per la grande risposta ricevuta da ogni momento di un’edizione speciale su un solo giorno corredata di una serie di novità subito sold out.
Sala consigliare piena e tutto esaurito per il momento istituzionale che alle 10 ha dato il la al programma, la presentazione del canonico libro su Verucchio in questa occasione scritto dallo storico Pier Giorgio Pasini per Pazzini Editore sulla Collegiata. Piazza Malatesta affollata e vestita a festa con nove artigiani a rappresentare i vecchi mestieri mentre la Banda Cittadina accoglieva l’autore e i relatori all’uscita del municipio. Parco 9 Martiri gremito da centinaia di bambini e famiglie (appositamente distanziati all’ombra degli ulivi ai piedi della Rocca) per lo spettacolo di falconeria in costume medievale che ha visto i mastri Alessandro Vicini e Guglielmo Ventimiglia fornire nozioni e dimostrazioni di volo con ben 14 rapaci coinvolgendo i piccoli spettatori in giochi e decine di selfie con i volatili. Pubblico poi tornato nel cuore del centro storico ad ascoltare le zirudele di Mauro Vanucci e la Suoneria P.I.F.E.S. in concerto.
Sold out, poi, per la vera novità della Fiera, la “Tèvla dla Fira nell’aia”, una maxi tavolata di 25 metri al centro di Piazza Malatesta con menu della tradizione realizzato in sinergia dai locali del capoluogo e fatto di cassoncini romagnoli, zavardone con ragù di maiale e stracchino, pollo alla diavola cotto sotto al mattone e bustrengo. Sedie a un metro l’una dall’altra e tutte occupate dai commensali. Da tuffo al cuore, infine, la proiezione di un video sulle edizioni del passato (a partire da quella del 1993 che ha riannodato i fili della tradizione) ai piedi del municipio. Suggestivo antipasto della chiusura col botto con lo spettacolo pirotecnico da stropicciarsi gli occhi.
“Volevamo lanciare un messaggio di speranza e graduale ritorno alla normalità conservando anche questo evento nel calendario di oltre 60 appuntamenti 2020 da cui non abbiamo cancellato nulla e ringraziamo i volontari del Comitato Fiera, i titolari dei locali che si sono messi in gioco e tutti coloro che si sono adoperati per rendere possibile un’edizione della Fira che passerà alla storia e ha tenuto a battesimo una serie di iniziative che hanno raccolto grande successo e si candidano a diventare tradizioni nella tradizione. La risposta del pubblico è stata calorosa e partecipe al di là di ogni più rosea aspettativa e ci spinge a pensare già al 2021 con grande entusiasmo” commentano in coro Comune e Pro loco.