Domani la politica si allontanerà ancora di più dai bisogni di cittadini e imprese della Valmarecchia.
Se i Sindaci e la Provincia firmeranno il ‘protocollo del nulla’ sulla mobilità e viabilità, compiranno un passo che li separerà ulteriormente dal disagio vissuto dalle comunità che si affacciano sulla Marecchiese, dall’Alta Valmarecchia fino al mare.
Una firma priva di impegni sostanziali, che rigetta la possibilità di una nuova strada e che immagina by-pass lungo l’attuale tragitto. Quali? Dove? Con quali tempi e soldi? Con quali benefici? Ai progetti proposti dalla gente, la politica risponde con impegni generici, tralasciando in questa fase attori fondamentali come Regione e ANAS.
Gli Amministratori ci dicono che è importante partire da una base condivisa. Il Comitato ValmarecchiaFUTURA è convinto sia una base troppo fragile e che la firma di un documento così definito sia come ammettere una sconfitta.
Come definire altrimenti il generico elenco dei problemi che tutti conosciamo da anni, nonostante incontri e sollecitazioni, promesse e proclami elettoralistici? Questo modo di agire, così lontano da ciò che serve alla gente e alle imprese, non corrisponde al mandato di cui sono titolari gli attuali amministratori.
Il Coitato si è costituito per aggregare cittadini e imprese, quindi per elaborare soluzioni e individuare percorsi di intervento. Al momento, causa Covid, l’aggregazione è prevalentemente online, con una pagina Facebook (Nuova Viabilità Valmarecchia) che raccoglie ormai un migliaio di persone a cui si aggiunge un comitato composto da una quarantina di imprenditori. Le prossime settimane vedranno impennarsi questi numeri.
Il nostro vuol essere un contributo fattivo e competente. Vorremmo fossero discusse e valutate pubblicamente le nostre proposte. Sono la voce di famiglie e imprese. Sono bisogni concreti, difficoltà quotidiane, emergenze economiche. Una nuova Marecchiese non è impossibile.
Il punto di partenza è la lettura chiara della realtà, dei tempi di percorrenza di auto private, mezzi aziendali, ambulanze, mezzi scolastici. Stiamo raccogliendo dati che dimensionano questa emergenza. Sono preoccupanti. Serve rilevare l’impatto acustico e l’inquinamento che la situazione attuale produce, oltre porre mano alla sicurezza, tema che resta urgente nonostante alcuni interventi siano stati fatti.
Le soluzioni andrebbero anche condivise prima di essere imposte. Si potrebbe ad esempio ragionare sui lavori in corso di Snam per la posa del metanodotto Rimini-Sansepolcro. Sono piuttosto invasivi, tutti tacciono, ma forse qualche soluzione per integrare nuovi percorsi ciclabili si potrebbe valutare. Temi sui quali l’ambientalismo pare stia sonnecchiando.
Cosa chiediamo?
Un chiaro ed esplicito coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, con gli strumenti urbanistici e finanziari attivabili per intervenire sulla Marecchiese, così da recuperare l’attuale esclusione dal PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti). E’ sorprendente che ciò ancora non sia avvenuto.
Una precisa assunzione di responsabilità di ANAS, che da poco tempo ha assunto la competenza sulla Marecchiese. E’ deludente che ancora non ci sia un evidente rapporto.
Inoltre, il Comitato Valmarecchia Futura chiede di inserire suoi rappresentanti in qualsiasi organismo la Provincia intenderà costituire su mobilità e viabilità in Valmarecchia. Se non è troppo disturbo, cittadini e imprese vorrebbero dire la loro sulle scelte future.
Il Comitato ValmarecchiaFUTURA