Si è svolto nel pomeriggio di martedì 17 settembre presso la Casa di Ebere e Romanus in via Pavese, il primo incontro di restituzione e condivisione delle esperienze di volontariato attive a Santarcangelo organizzato dall’Amministrazione comunale.
In apertura, l’assessore all’Innovazione sociale e al Welfare di comunità, Filippo Borghesi, ha spiegato come l’idea dell’incontro sia nata dalla volontà di approfondire l’esperienza di ragazze e ragazzi che hanno partecipato al progetto “E!state liberi”, giunto alla decima edizione, prestando servizio volontario nei campi promossi da Libera sui beni confiscati alle mafie.
L’invito, ha proseguito l’assessore, è stato poi esteso ad altre attività di volontariato di giovani santarcangiolesi, nella consapevolezza di quanto sia importante conoscere e raccontare queste iniziative: fondamentali esperienze per chi le vive e preziose energie e impegno che si integrano e arricchiscono le attività e i servizi dell’Amministrazione comunale.
L’assessora alle Pari opportunità e allo Sport, Angela Garattoni, ha riepilogato brevemente la vicenda del bene confiscato alla mafia – immobile oggi intitolato a Ebere Ujunwa e Romanus Mbeke – scelto simbolicamente come sede dell'incontro proprio per l’attinenza con il progetto “E!state liberi”.
Ragazzi e ragazze presenti hanno quindi raccontato la loro esperienza di questa estate presso il bene confiscato di Sessa Aurunca (Caserta), seguiti dagli altri volontari, che hanno prestato servizio presso i Musei comunali nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, in biblioteca con il Servizio civile nazionale e nell’organizzazione di Santarcangelo Festival.
A conclusione dell’incontro, ringraziando i presenti per il loro significativo contributo alla comunità, gli assessori Borghesi e Garattoni hanno proposto di dare continuità in futuro a questo primo momento di confronto informale, invitando inoltre i volontari a condividere con l’Amministrazione comunale suggerimenti per valorizzare la loro attività.