Si è svolta domenica 10 Novembre, promossa dal WWF di Rimini, l'iniziativa di pulizia dai rifiuti della *Costa del Marano*, dal confine riminese a sud della ex colonia Bolognese a foce Marano, in comune di Riccione. L'intervento si collegava alla campagna nazionale *Adopt a Beach* del WWF Italia ed è stata la prima di una serie di "azioni" similari che riguarderanno nei prossimi mesi anche la spiaggia di Fiorenzuola di Focara, all'estremo Nord della provincia di Pesaro, oggetto di interventi di pulizia da parte del WWF anche negli anni scorsi, e quella fra Torre Pedrera ed Igea Marina nel Riminese. Il programma del Wwf Italia "Adopt a beach" è finalizzato al monitoraggio dell'inquinamento costiero e della presenza di rifiuti sulle spiagge italiane.
Il monitoraggio dei rifiuti marini si basa sul protocollo già collaudato utilizzato dal Centro ellenico per la ricerca marina (HCMR), mentre l'attuazione del programma si basa sul meccanismo di sensibilizzazione dei cittadini e di monitoraggio dei rifiuti marini "Adopt a Beach", sviluppato dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP). Ma la parte principale della pulizia della spiaggia si è svolta domenica nella zona della ex colonia Reggiana di Riccione. L'intento che il WWF di Rimini si è dato con questa primo intervento di pulizia sulla costa del Marano, quella che negli scorsi anni avevamo chiamato la "Spiaggia del Fratino", è stato infatti di concentrare l'iniziativa proprio sull'area della Reggiana, interessata ora da un interessante progetto di tutela del comune di Riccione, ed eventualmente su altri punti della costa su cui come coordinamento delle associazioni ambientaliste del Riminese abbiamo fatto ripetute richieste di tutela , riproposte a inizio anno anche per il nuovo PUG / Piano urbanistico generale del comune di Riccione. Si tratta infatti dell'ultimo tratto di costa riminese caratterizzato da una limitata antropizzazione e dalla presenza di preziosi valori di natura, con specie vegetali ed animali rare, fra cui la nidificazione del fratino (Charadrius alexandrinus ), un piccolo uccello limicolo a rischio estinzione e per questo rigorosamente protetto...ma da noi finora solo a parole... a livello italiano ed europeo. L'area merita perciò una particolare attenzione e per questo abbiamo voluto concentrarvi l'intervento di pulizia di domenica, invitando a collaborare anche le altre associazioni del Coordinamento riminese con le quali come WWF abbiamo condiviso nel tempo tutte le battaglie per la tutela del tratto di costa fra Miramare e foce Marano. Legambiente Valmarecchia, dnA Rimini e Federica De Lorenzo per Terra Blù e Greanpeace gruppo di Rimini avevano dato l'adesione. Nella mattinata di Domenica si sono quindi ritrovati all'ingresso spiaggia, al confine fra i due comuni a sud della ex colonia Bolognese, una ventina di volontari, da 15 a 21 quelli che si sono avvicendati nelle varie ore della mattina fra le 9 e le 12,30 impegnandosi in un paziente lavoro di raccolta e selezione dei rifiuti. Soprattutto oggetti e frammenti di plastica di piccole dimensioni e diversissime tipologie, che restando sulla spaggia si sarebbero sempre più frammentati in microplastiche diffondendosi su tutto l'ambiente e nella catena alimentare. Ma presenti erano ancora le "calze" variamente colorate provenienti dagli allevamenti di cozze, bottiglie e bottigliette di pet e vetro, lattine di alluminio, pezzi di tela e brandelli di stoffa, cartoni , ed anche molti mozziconi di sigarette ( oltre 600 gr di "cicche", fortemente inquinanti e di lentissima decomposizione ), più un grosso coperchio di plastica recuperato in mare vicino alla riva da un volontario più coraggioso. Di oltre 50 kg è risultato infine il bottino complessivo della raccolta, con i vari rifiuti che sono stati accuratamente selezionati per l'invio dei dati al WWF Italia/Campagna Adopt a beach
Un vivo ringraziamento va a tutti i volontari che hanno messo a disposizione tempo e spirito di sacrificio per questa iniziativa