Torna la poesia nella corte di palazzo Gambalunga, con la voce di Maria Luisa Vezzali ed i versi di Patrizia Vicinelli, per il terzo appuntamento di “Voci allo specchio”, la rassegna di poesia promossa dalla Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, curata da Sabrina Foschini. Poetessa, performer, artista, film-maker sperimentale bolognese, figura sensibile e irrequieta: Patrizia Vicinelli, perfetta incarnazione di vita e opera, è stata un’artista capace di spaziare dalla poesia sperimentale e visiva al teatro e alla performance, pagando ogni scelta sulla propria pelle. “Prima scendo in vita per poi scrivere” diceva e in lei vita e opera hanno sempre coinciso. La sua esistenza aggrovigliata è stata nutrimento per una poesia che della vita è stata specchio e manifestazione e che spesso ha travalicato la pagina. Nota per le sue performance vocali di rara potenza, la sua opera poetica, grafica o sonora, ha sempre comunque una forza corporea e una qualità scenica oltre l’ordinario. La poesia è stata per lei un urlo che mescola struggente dolcezza e scatenata furia, muta continuamente ritmo ma sempre corre a perdifiato verso un destino che è personalissimo ma anche collettivo. È per questo che a poco più di trent’anni dalla sua scomparsa le vibrazioni della sua voce giungono ancora potenti e attuali nonostante le difficoltà editoriali e i pochi e stringati testi pubblicati durante la sua breve vita. Sulla scena Maria Luisa Vezzali, darà voce a questa donna anticonvenzionale, estrema nei sentimenti e nelle azioni, che l'hanno portata a vivere la sua parabola esistenziale come una trama romanzesca: una vita vissuta senza risparmio, segnata da una reclusione in carcere, dalle dipendenze e dalla malattia. Una outsider in piena regola, senza timore di pagarne il prezzo. Alla sua poesia potente, sfrontata e tormentata, la performance di Vezzali vuole restituire vitalità e passione.