Un grandissimo Nico Piro ha saputo intrattenere per circa tre ore un pubblico interessantissimo nel racconto del suo ultimo libro Maledetti Pacifisti. Dai venti anni della lunghissima guerra afgana che Nico Piro individua come paradigma delle guerre moderne al conflitto russo ucraino, con tutte le sue implicazioni e pericolosità per l’umanità. Una vicenda complessa e tragica venduta come male necessario e dall’incontestabile valore morale , essa a bisogno di una narrazione , di un marketing che renda digeribile il conflitto all’oppinione pubblica in gran parte schierata per la pace. Il Paese è protagonista in una Guerra mai dichiarata, e senza tenere in minima considerazione i sentimenti popolari e costituzionali, con un narrazione unilaterale (Pensiero unico bellicista). La serata ci consegna la necessità e la preoccupazione da parte dei cittadini di uscire dalla ad una narrazione bellicista e dallo schierarsi da parte del Governo in modo acritico, occorrono momenti di approfondimento e confronto. Abbiamo chiamato questo percorso iniziato ad aprile MENTE LIBERA (osservare e analizzare gli eventi anche da una diversa angolazione). Anche, nella nostra città abbiamo assistito ad una campagna elettorale senza priva ed evita analisi sulle decisioni prese dal Governo Italiano, sul invio delle armi, sulle sanzioni, sul ruolo dell’ Europa, una politica silente che non riesce a pronunciare la parola pace o negoziato, la politica preferisce tacere o formulare le frasi di rito, ed il resto delegato ai talk show ed ai social. La Rete Italiana del Disarmo ha indetto per i giorni per il 21 – 22 – 23 ottobre le giornate in cui organizzare in tutte le città iniziative in tutte le città. Dai partecipanti alla presentazione di Maledetti Pacifisti arriva la richiesta che anche a Rimini le associazioni aderenti alla Rete del Disarmo si facciano promotrici di specifiche iniziative cittadine, iniziative utili per preparare al meglio la manifestazione Nazionale indetta dalla Coalizione Europe For Peace del 5 novembre prossimo. La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose , sulle fasce sociali più povere e deboli.
mettiamo al bando tutte le armi nucleari, solidarietà con il popolo ucraino e con tutte le vittime delle guerre. Questa guerra va fermata subito non si puo restare fermi.
Cultura
20:13 - Riccione