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Cultura 10:19 | 20/03/2023 - Dall'Italia

La commedia dell'arte al Teatro Titano con "Arlecchino muto per Spavento"

Mercoledì 22 marzo alle ore 21 presso Il Teatro Titano, in scena Stivalaccio Teatro con Arlecchino muto per spavento, uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù.

1716: Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (nomen omen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboninell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto...per spavento!

Questo Arlecchino, sicuramente originale per la scelta del canovaccio inedito e per la volontà di riportare alla ribalta dopo almeno 20 anni di silenzio la Commedia dell’Arte con il suo “repertorio” di strumenti del mestiere come la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione, testimonia la scelta di voler fare un “teatro d’arte per tutti”, come la vera e profonda vocazione di Stivalaccio Teatro.

Un teatro popolare, ma ricco di spunti, in cui la tradizione della Commedia dell’Arte viene smontata e rimontata con gli strumenti di interpretazione e di lettura del XXI secolo, uno spettacolo in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall’abilità degli interpreti. Un canovaccio moderno, per utilizzare le parole di Eugenio Allegri, a cui è dedicato questo debutto, che va “alla ricerca della propria origine, della propria storia, del proprio presente per ritrovare la ‘memoria attiva’ di un discorso sul teatro e, attraverso il teatro, di un discorso sulla società”. Una trama in cui gli intrecci si ingarbugliano sugli equivoci, ma lentamente si dipanano tra le gesta dei personaggi. E se queste esili vicende, ambientate in un mondo surreale e fantastico, echi dello splendore teatrale italiano di tempi lontani riescono ancora a strappare un sorriso, forse in quel preciso istante potrà rinascere la poesia del teatro, per troppo tempo silenziata e muta.

 

Biglietti su www.sanmarinoteatro.sm o Vivaticket. In biglietteria al Teatro Titano dalle ore 17 del giorno dello spettacolo.

Per ulteriori informazioni collegarsi al sito www.sanmarinoteatro.sm