Le Giornate Fai d’Autunno 2024 per la prima volta approdano a Coriano. Nell’ambito della XIII edizione in Italia sabato e domenica 12 e 13 ottobre, quest’anno con “I tesori nascosti di Coriano” Fai e Amministrazione Comunale sono insieme nella giornata di domenica 13 ottobre per promuovere visite guidate ad accesso libero o esclusive e riservate per soci Fai.
Da Nord a Sud della Penisola sono 700 i luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, che apriranno al pubblico in 360 città. In Emilia Romagna sono 43 le aperture previste il 12 e 13 ottobre.
“Un’occasione unica per scoprire, conoscere o approfondire la storia e le tradizioni del nostro territorio – afferma l’assessore al Turismo e promozione del territorio, Anna Pazzaglia -. Nel lancio nazionale delle Giornate Fai d’Autunno è stato posto l’accento su questa grande festa di piazza che sostiene la tutela del patrimonio culturale italiano. La cultura unisce i luoghi e le persone, oggi come sempre ed avvicina i popoli. Un obiettivo che non possiamo non condividere. Il lavoro dell’amministrazione comunale è rivolto a valorizzare il suo patrimonio storico e culturale così come ad incentivare la promozione delle strutture ricettive di qualità disseminate sulle nostre colline. Invito tutti a venire domenica 13 ottobre a Coriano per partecipare alle visite guidate in programma cogliendo l’occasione di pranzare o cenare nelle nostre attività e visitare Coriano”.
Domenica 13 ottobre per le visite guidate con i volontari il punto di ritrovo è sotto i portici del teatro CorTe in via Garibaldi, 127. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 partirà la camminata in centro storico con un excursus sulle origini dell’abitato di Coriano, del teatro CorTe, uno dei pochi edifici non andati distrutti durante la seconda guerra mondiale, del monumento dei Caduti di tutte le guerre recentemente riqualificato, della Chiesa di Santa Maria Assunta fino ad arrivare al clou del percorso con la visita del castello Malatestiano.
Per le alterne vicende storiche del castello, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, sono oggi visibili, grazie a lavori di restauro, parte della cinta muraria esterna quattrocentesca con la porta fortificata sul cui arco è posto lo stemma del casato dei Sassatelli che ricostruirono il castello dopo una delle ultime distruzioni medioevali, tracce della cinta muraria interna trecentesca, la ghiacciaia-neviera ottocentesca, il ponte morto e le casematte seminterrate quattrocentesche.
Con l'aiuto delle guide sarà possibile percorrere un viaggio ideale alla scoperta delle antiche pietre che compongono le mura difensive, le volte di archi e ghiacciaie medioevali che raccontano storie di fortune e perdite, vittorie e sconfitte di nobili e chierici. Una passeggiata storica per ritrovare la suggestione della vita quotidiana che si svolgeva dentro ed attorno al castello, attraverso anche la visione dei reperti e manufatti ritrovati durante gli scavi archeologici nell’Antiquarium Malatestiano, allestito in una sala casa del castello.
Oltre al castello e all’Antiquarium, per i soci Fai muniti di tessera, ci sarà la possibilità di visitare anche il museo Elisabetta Renzi in cui sono preservati oggetti di pregevole fattura, realizzati anche con materiali nobili come oro e argento, pizzi e ricami prodotti tra la fine dell'800 e i primi del '900 con i relativi strumenti in uso all'epoca. Inoltre, durante l'appassionato racconto, si potranno osservare anche documenti e foto d'epoca, inerenti la vita della Beata Elisabetta Renzi.
L'Istituto Maestre Pie dell'Addolorata a Coriano, nasce nel 1839, grazie alla volontà di Elisabetta Renzi, nata a Saludecio nel 1786 che dedicò la sua vita alla consacrazione religiosa e all'educazione dei giovani. Nel 1824, Elisabetta Renzi fondò a Coriano l'istituto che ancora oggi è sede di una scuola.