Cultura 16:33 | 17/03/2025 - Dall'Italia

L’Unione Comuni della Bassa Romagna presenta la mostra “fa che sia un racconto”

L’Unione Comuni della Bassa Romagna presenta, negli spazi dell’Ex Convento San Francesco di Bagnacavallo, la mostra “fa che sia un racconto”, progetto interdisciplinare fatto di immagini, parole, testimonianze, per svelare le contraddizioni che caratterizzano la narrazione pubblica e mediatica del più recente conflitto nel Medio Oriente, da giovedì 24 aprile a lunedì 2 giugno 2025.
 
La mostra presenta 40 fotografie di grande formato opera di Lorenzo Tugnoli, photoreporter unico premio Pulitzer in Italia nel 2019, nativo di Lugo, e si nutre della ricerca e della curatela di Francesca Recchia, studiosa e scrittrice interessata alla dimensione geopolitica dei processi culturali.
 
La mostra “fa che sia un racconto” offre un’inedita riflessione individuale e civica sulle difficoltà, i vuoti, le complicità, le manipolazioni e i silenzi che caratterizzano l’atteggiamento dei media e del pubblico attorno al conflitto tra Israele, Palestina e Libano, iniziato il 7 ottobre 2023.
 
Gli spazi dell’ex convento si trasformano in un percorso a episodi, ciascuno dei quali esplora alcuni temi fondamentali del racconto: la documentazione, l’evidenza, la testimonianza e l’idea di Sumud, ovvero di resistenza.
 
A ispirare il titolo della mostra e ad aprire il percorso espositivo sono i versi di una poesia di Refaat Alareer, poeta e intellettuale palestinese, ucciso a Gaza in un raid israeliano all’inizio del conflitto, nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2023. La poesia si chiude con «Se dovessi morire, fa che sia un racconto»: monito a non dimenticare e invito a farsi testimoni della storia. La mostra, tenendo conto dell’ipermediatizzazione del genocidio e allo stesso tempo della mancanza di testimonianze e voci di credibilità a cui si è assistito in questo arco temporale, offre un’analisi analogica e multimediale dei vari livelli di fallimento del linguaggio: dalla mancanza di consenso intorno alle definizioni degli eventi in corso alle acrobazie politiche per aggirare i dettami delle leggi internazionali. 
 
Il percorso della mostra - il cui allestimento è progettato dall’architetto e designer Diego Segatto - si costruisce su dati di realtà: dalla documentazione fotografica di Lorenzo Tugnoli raccolta a partire da ottobre 2023 tra Palestina e Libano, all’elaborazione visiva di dati e statistiche.
 
La mostra, fortemente voluta dal Coordinamento alla cultura dei Comuni della Bassa Romagna, rappresenta l’evento di punta del programma delle iniziative organizzate in occasione dell’80° della Liberazione dal nazifascismo. È realizzata in collaborazione con l’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Ravenna, con il supporto del Comune di Bagnacavallo, e grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, di Romagna Acque Società delle Fonti e BCC.
 
Dice Francesca Recchia: «Se il registro primario di “fa che sia un racconto” è quello della fattualità documentaria, il sottotesto è poetico e riflessivo: un’occasione per soffermarsi e mettere a fuoco i valori della solidarietà, della resistenza e del diritto all’autodeterminazione.Se da una parte siamo testimoni – a volte passivi, complici o indignati – di una brutalità senza precedenti, dall’altra assistiamo sia al rischio di assuefazione sia di una presa di coscienza delle numerose omissioni da parte dei mezzi di comunicazione di massa. Giri di parole, disumanizzazione, eufemismi e censure offrono degli scorci ideologici e parziali che mettono in discussione le radici stesse del diritto fondamentale di conoscere i fatti».
 
La mostra “fa che sia un racconto” concede al pubblico la possibilità di costruire da sé la propria narrazione a partire dalle testimonianze visive e testuali presentate, senza pretese di offrire risposte o verità assolute. La mostra si presenta come spazio di informazione onesta, dove poter coltivare lo sguardo critico e continuare a porsi domande, per rimettere al centro il ruolo del pubblico come testimone e della narrazione come necessaria alla storia.
 

«Se dovessi morire, fa che sia un racconto»
Refaat Alareer