"Pinocchio è un gran libro capace di far emergere gli aspetti essenziali del vissuto umano. E' il nostro Don Chisciotte perchè non accetta a realtà cosi com'è" cosi esordisce Silvano Petrosino grande affabulatore a Ritratti d'autore.. Osserva il filosofo che nelle storie della letteratura italiana lo spazio dedicato a Pinocchio è molto scarso, come se i critici non sapessero dove collocare questo capolavoro. Benedetto Croce diceva, il legno in cui è intagliato il burattino è quello dell'umanità; secondo Italo Calvino, Pinocchio è una favola capace di sopravvivere indenne ai mutamenti del gusto, delle mode, del costume senza mai conoscere momenti d’oblio. Petrosino ha ripercorso l a storia editoriale delle Avventure di Pinocchio, definito dal suo autore una bambinata e ora tradotto in oltre duecento lingue. Nella prima edizione Pinocchio moriva impiccato ma i lettori insorsero e costrinsero Collodi ad andare avanti con la storia, risuscitando il suo personaggio. Le favole troppo moralistiche sono le più noiose, sostiene Petrosino, la bellezza di Pinocchio consiste anche nelle sue parti nere; Pinocchio piace ai ragazzi perché contiene un'idea di libertà, è un libro iniziatico, sapenziale. Alla fine della serata il pubblico avvicinato il filosofo gli ha chiesto: professore perchè non va in televisione a dire queste cose? Risposta: perchè chi va in televisione non ha più niente da dire.
Cultura
20:13 - Riccione