Santarcangelo entra a far parte delle tappe ufficiali dei “Cammino di San Francesco Rimini-La Verna”: è già disponibile presso l’ufficio informazioni e accoglienza turistica gestito dalla Pro Loco il timbro che attesta lo svolgimento della prima tappa del percorso, che da Santarcangelo arriva al Convento di Santa Croce di Verucchio.
I pellegrini possono infatti certificare il viaggio alla scoperta dei luoghi della Valmarecchia visitati e cari al patrono nazionale, a partire proprio dall’ufficio Iat dove è possibile richiedere l’apposizione del timbro che attesta la partecipazione alla prima tappa: il simbolo del timbro non poteva che essere quello delle corna della fiera di San Martino.
Il sistema della credenziale – promosso dall’associazione "I cammini di Francesco in Emilia Romagna Aps" – ha lo scopo di garantire l’autenticità del pellegrinaggio, identificare il pellegrino, favorire l’accesso alle strutture che offrono ospitalità e servizi ai pellegrini, consentire di ricevere dalla competente autorità ecclesiastica la certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio. Al termine del percorso, al Santuario di La Verna è richiesta la percorrenza di tutte le tappe del Cammino di San Francesco per il rilascio dell’attestato finale.
Sempre presso l’ufficio turistico di via Cesare Battisti nonché presso lo Sportello al Cittadino sono disponibili le mappe dei “Sentieri per l’Uso” realizzate in collaborazione con le Amministrazioni comunali di San Mauro Pascoli e Bellaria Igea Marina. Gli otto chilometri di percorso collegano infatti i tre Comuni in un viaggio lungo il fiume Uso che coniuga la scoperta del patrimonio naturalistico, storico e culturale: proprio dal fiume, infatti, è possibile guardare scorci panorami, edifici, infrastrutture e monumenti storici da un nuovo punto di vista.
Il percorso, che si snoda per una lunghezza di circa 8 km, riguarda la fascia fluviale dell'Uso nei Comuni di Bellaria Igea Marina, San Mauro Pascoli e Santarcangelo di Romagna. La pista ciclopedonale ha inizio a Bellaria su via Ravenna e prosegue per i primi 1500 metri fino a una passerella “Castrum Lusi” che permette di attraversare il fiume e spostarsi sull’argine sinistro; prosegue poi per circa 2 km e mezzo fino a confluire nel Rio Salto, declamato anche nella celebre Cavallina Storna del poeta Giovanni Pascoli; da questo punto in poi la pista prosegue sia sull’argine dell'Uso che su quello del Rio Salto, arrivando fino a Villa Torlonia. Si può poi proseguire la camminata, lungo l’argine del Fiume Uso, percorrendo strade secondarie fino ad arrivare al Ponte Bailey di Santarcangelo di Romagna.
“Il trait-d’union che accomuna le due iniziative è senz’altro quello di essere nuovi tasselli del modello turistico slow che caratterizza Santarcangelo”, afferma la sindaca Alice Parma. “In entrambi i casi, non solo si tratta di un turismo attento al buon vivere, improntato alla scoperta lenta e approfondita del territorio, della sua storia e della sua identità – prosegue la sindaca Parma – ma anche di un turismo rispettoso dell’ambiente naturale e della biodiversità, che unisce stili di vita sani alla mobilità sostenibile”.
“Il valore aggiunto delle due iniziative – conclude la sindaca Parma – è inoltre quello di essere particolarmente adatto non solo ai turisti ma anche a tutti i residenti del territorio che vogliono ri-scoprire i luoghi in cui abitano, e che magari vedono tutti i giorni durante il viaggio in macchina da casa al lavoro, da un punto di vista completamente nuovo”.