Una mostra, composta da video, pannelli e immagini, tra cui alcuni relativi alla sua presenza in città, organizzata dalla comunità di Comunione e Liberazione di Rimini che, in questo modo, intende far memoria dei 100 anni dalla nascita di mons. Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale di CL. Si tratta di una mostra che si terrà dal 19 al 27 novembre al piano terra della biblioteca Gambalunga di Rimini. Sarà possibile visitare i pannelli dalle ore 15 alle 19 tutti i giorni, mentre sabato 26 e domenica 20 e 27 sarà aperta anche al mattino (dalle ore 10 alle 13, domenica 27 chiusura alle ore 18)). Nei rimanenti giorni si potranno comunque richiedere aperture mattutine al 351 6077038, (numero valido anche per informazioni e prenotare visite di gruppi).
Don Luigi Giussani, don Gius per gli amici, ha avvertito l’urgenza di rispondere alle domande di significato che incontrava nei giovani degli anni ’50. Le stesse domande che sentiva sue proprie, fin dall’adolescenza e che lo avevano portato a riscoprire il cristianesimo come risposta che Dio stesso ha offerto all’uomo nella sua umana avventura. Ne è nata un’occasione di rinnovamento dell’esperienza cristiana, che si è da subito tradotta in una fioritura umana, densa di gratitudine ed entusiasmo.
Oggi don Giussani viene riscoperto non solo dai suoi “figli”, ma dalla chiesa intera come ha espressamente affermato papa Francesco durante l’udienza a Roma concessa per l’occasione a tutto il movimento di Comunione e Liberazione.
La mostra intende offrire a tutti, anche a chi non conosce il “don Gius”, la possibilità di vivere questa straordinaria empatia con l’umano che il cristianesimo genera se vissuto nelle sue dimensioni essenziali e purificato da qualsiasi incrostazione. Un’opportunità per tutta la città e la provincia, in un tempo di forti dubbi e domande, un tempo in cui le certezze di sempre sembrano incrinarsi. Don Giussani saprà comunicare quella mancanza di estraneità rispetto alla realtà, quel senso positivo di presenza delle cose -anche le più terribili-, che ha connotato la sua esperienza personale e che ha saputo diffondere con efficacia sorprendente. La mostra intende essere dunque un incontro. Lo stesso dicasi per il secondo appuntamento, l’11 dicembre presso il duomo di Rimini, dove il linguaggio della musica, così caro a don Giussani, fungerà da tramite per penetrare questo sentimento profondo della vita. SI terrà, infatti, un concerto con la Cappella Marciana di Venezia, diretta dal riminese Marco Gemmani, da anni alla guida della prestigiosa istituzione veneziana.
L’ingresso alla mostra e al concerto sono liberi.