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Economia 15:03 | 20/07/2019 - Romagna

Impegno della Regione nella lotta contro la povertà

Il welfare dell’Emilia-Romagna si arricchisce di un nuovo strumento per tutelare le persone che, purtroppo, si ritrovano in situzioni di difficoltà. Martedì 16 luglio, la commissione politiche sociali regionali, ha infatti approvato, con i voti della maggioranza e l’astensione del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, il progetto di legge “sostegno al microcredito di emergenza”, una misura per facilitare un prestito finanziario alle persone che, per la loro vulnerabilità sociale o economica, sono normalmente escluse dai canali commerciali di credito.

“Si tratta di un sostegno con una valore sociale importante, finalizzato all’acquisto di beni e servizi primari, che intendiamo trasfromare in un  capitolo finanziato annualmente - spiega Emma Petitti, Assessora al Bilancio della Regione Emilia-Romagna -. Con questo si intende agevolare la concessione dei crediti in parola (fino a 10 mila euro), attraverso il sostegno agli operatori del microcredito con l’istituzione di fondi di garanzia che coprano fino all’80% del finanziamento concesso, dando quindi la possibilità di aprirli a quei soggetti che normalmente verrebbero considerati troppo rischiosi. L’obiettivo è offrire una via d’uscita da situazioni di grave difficoltà e dare a tutti la possibilità di rialzarsi. Il prestito si va ad aggiungere a un fondo triennale (di 2 milioni e mezzo di euro) attualmente attivo in Regione, rivolto a lavorati autonomi e professionisti in possesso di partite IVA da meno di 5 anni che hanno fatturato negli ultimi 12 mesi non più di 100 mila euro, con lo scopo di favorire la crescita e lo slancio delle piccole e giovani imprese”.

 Sul territorio regionale sono attivi, già da tempo, diversi progetti piuttosto organizzati che si avvalgono dell’operato gratuito di soggetti, per lo più del terzo settore, che si propongono di accompagnare i richiedenti in un percorso personalizzato per trovare una soluzione duratura a quelle situazioni di vita che li pongono in svantaggio. Nel bilancio di previsione sono stati già accantonati 250 mila euro a copertura del 2019, a cui se ne sono aggiunti altri 100 mila, per un totale di 350 mila.

La gestione e il funzionamento del Fondo saranno affidati dalla Giunta ad uno o più gestori, scelti con procedura ad evidenza pubblica. Tale affidamento dovrà valorizzare la prossimità territoriale e assicurare che l’erogazione del finanziamento avvenga nell’ambito di un complessivo progetto di inclusione sociale e finanziaria. Ciò significa che l’identificazione dei gestori dovrà verificare la presenza di sportelli territoriali e la garanzia di una presenza capillare sul territorio.

I firmatari del progetto "MiFiDO - Accesso al Microcredito socio-assistenziale e d’impresa”, Alessandra Gori di NidiL - CGIL, Graziano Urbinati di Federconsumatori Rimini, Gigliola Ricci di Banca Popolare Etica, Andrea Zanzini dell’associazione Figli del MondoEugenio Festa dell’associazione Palloncino Rosso e Giuseppe De Giosa della Soc. Coop. Sargo - Rete di Mutuo Credito, esprimono il loro supporto e soddisfazione, nella convinzione che la strada intrapresa sia quella giusta, nei confronti del progetto di legge regionale “sostegno al microcredito di emergenza”. “I progetti di supporto al microcredito – affermano - sono oggi di primaria importanza in quanto rappresentano la risposta all-attenta analisi delle situazioni di fragilità che permangono nell’economia del territorio riminese. Resta sul terreno un senso di fragilità e di instabilità che va recuperato su un piano che non sia esclusivamente caritatevole e assistenziale, ma con progetti di sostegno concreto e di accompagnamento verso il superamento delle difficoltà e la ritrovata autonomia. Questo è, a grandi linee, anche ciò che si propone MiFido ed è anche il motivo che ha convinto NidiL CGIL e tutti gli altri firmatari a sostenere questa nuova iniziativa”.