Pur in uno scenario complesso, influenzato a livello nazionale e internazionale da inflazione e tensioni geopolitiche, e in un anno ‘spezzato’ a metà dall’alluvione che maggio ha colpito la Romagna, l’economia del territorio riminese non arretra e si conferma solida. Le indicazioni arrivano dai dati su base provinciale pubblicati da Movimprese sull’andamento delle imprese nel 2023, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle Camere di commercio.
Il 2023 per la provincia di Rimini si è chiuso con una sostanziale tenuta (tasso di crescita dello 0,10%) e una differenza tra imprese avviate e cessate in equilibrio, con un saldo che resta positivo (+42). Una tenuta che segue due anni (2021 e 2022) di forte rimbalzo dopo il brusco stop dettato dalla pandemia nel 2020. Complessivamente nel 2023 Movimprese conta 39.377 imprese registrate nella provincia di Rimini di cui il 45% (17.732) attive nel settore dei servizi (alberghiero, ricettivo, attività immobiliari, noleggi, attività di intrattenimento le principali categorie) che si conferma in crescita (+0,75%) in linea anche con l’andamento positivo del turismo.
L’andamento dei vari marco-settori segue la tendenza nazionale, con un restringimento della platea delle imprese nei settori più tradizionali a partire dal commercio, che nel riminese conta 9.033 imprese (24%) in flessione nel 2023 (-0,85% a Rimini, -0,6% il dato italiano) così come il buon stato di salute del comparto delle costruzioni, che gode dell’onda lunga legata agli incentivi e ai bonus per la riqualificazione energetica degli edifici (5.405 le imprese del riminese, +1,36% il tasso di crescita).
In flessione, su scala nazionale e su scala locale, il comparto dell’agricoltura (-2,20% su base annua). Tra le particolarità che emergono dal report, la crescita delle “attività professionali, scientifiche e tecniche” che a fine 2023 presenta un aumento significativo del 3,86% (totale 1.546 imprese), trainate da un “boom” della consulenza aziendale e amministrativo gestionale (+7,7%).
Rispetto al totale delle imprese riminesi, il 45% è di tipo individuale.
“Pur in un contesto articolato, fortemente dalle tensioni internazionale, dai rincari e dalla curva inflattiva, l’economia del territorio regge - sottolinea l’assessore alle attività economiche Juri Magrini – un quadro pesantemente aggravato dall’alluvione di maggio, che di fatto ha frenato bruscamente alcuni comparti dell’economia locale a partire da quella turistica, proprio nel momento di lancio della nuova stagione estiva che si apriva con ottime previsioni. La solidità del nostro sistema ha permesso al territorio di ripartire e al turismo di chiudere l’anno comunque in crescita”.