“Oltre 50.000 aziende dei pubblici esercizi a rischio chiusura, i giovani e le famiglie che hanno investito tutto e vedono compromesso il loro futuro. Per il 96% dei soci le misure del governo sono insufficienti e parziali. Oltre ai sostegni economici e a un coinvolgimento nella preparazione della Fase 2, chiediamo da subito la possibilità dell’asporto per la ristorazione. Il delivery non è sufficiente, anche se ha permesso ad alcuni di noi di rimanere sul mercato e regalerà ai clienti una Pasqua un po’ più serena”.
Gaetano Callà, presidente FIPE-Confcommercio della provincia di Rimini