«Noi siamo la voce al mare, vogliamo trasmettere ai giovani la passione e le competenze indispensabili per la salvaguardia dell’ecosistema marino, perché si creino nuove professioni mirate alla salvezza del patrimonio ambientale»: con questo spirito Manuela Fabbri, presidente dell’associazione Aps Basta Plastica in Mare Network, ha presentato oggi alla conferenza stampa, a Rimini, il progetto del Summer Camp “La Natura del Mare”, che si svolgerà dal 22 al 25 giugno tra Rimini, Riccione e Cattolica, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e il patrocinio, tra gli altri, dei tre Comuni interessati e delle tre Università coinvolte, di Bologna, Ferrara e Urbino.
Di cosa si tratta? Giunto alla seconda edizione, il Summer Camp vuol essere una scuola intensiva di alta formazione, con un approccio olistico ai temi che tratta, con l’obiettivo di istituire un master che crei una connessione fra le Università e le professioni, per diffondere una cultura ecologica alle nuove generazioni e creare così delle figure specifiche nel mondo del lavoro. Perché come avverte il professore Marco Zaoli, coordinatore scientifico di Asp Basta plastica in Mare, docente alle Università di Ferrara e di Urbino “Carlo Bo”, «dobbiamo renderci conto che non c’è più molto tempo da perdere: le risorse non sono infinite e l’Italia consuma 2,7 volte le risorse che può consumare in un anno, nel mondo 1,75, negli Usa ben il 5,3 mentre in Europa il 3,0. Per questo è fondamentale creare rete per trasmettere i saperi fra generazioni».
Irene Priolo, assessora all’Ambiente della Regione Emilia Romagna, ha annunciato che, mentre lo scorso anno la Regione ha dato il patrocinio, per l’edizione 2022 ha voluto fare un passo ulteriore, finanziando il progetto che è «un importante percorso di consapevolezza anche rispetto a quello che sta avvenendo nei nostri mari per la salvaguardia del nostro territorio e di tutte le problematiche molto complesse legate alla pesca». La Regione, ha aggiunto Priolo, investirà, infatti, «49 milioni di euro nell’economia circolare».