Pensavamo che l’Amministrazione Comunale di Rimini avesse nei confronti di CGIL CISL UIL una sorta di mal sopportazione. Un “sentimento” dovuto in primo luogo alla convinzione, molto in voga in questi tempi, della totale autosufficienza, molto prossima all’autoreferenzialità di tanti uomini e donne di governo. Ci sbagliavamo. L’Amministrazione Comunale di Rimini è irrimediabilmente ostile al Sindacato.
La prova provata, se ce ne fosse stato bisogno, l’abbiamo avuta oggi nel corso dell’incontro con l’assessore Brasini. Sul tavolo c’era la nostra contrarietà al nuovo regolamento sull’Addizionale Irpef e, speravamo, le proposte alternative su cui avremmo voluto che si dipanasse la discussione.
Ci stiamo lavorando da tempo – ha detto Brasini – e questa che vi presento è l’unica soluzione!
Da aggiungere che la nuova formulazione dell’Assessore è complessivamente peggiorativa rispetto alla precedente in quanto conferma la volontà di colpire in maniera pesante i “soliti noti” (vedi innalzamento delle aliquote per le fasce intermedie).
La disponibilità al confronto da parte dell’Assessore, dunque, si è dimostrata una pura formalità tant’è che, sordo alle questioni di merito, ha preferito il registro degli attacchi e delle offese personali. A quel punto, per non scadere al suo basso livello, la delegazione non ha potuto fare altro che alzarsi e andarsene.
Il 21 marzo il Consiglio Comunale voterà la variazione di Bilancio, ma noi continueremo a sostenere l’iniquità del nuovo regolamento. Chiederemo, da subito, un incontro ai Sindaci Revisori del Comune per gli opportuni approfondimenti sul Bilancio.
Rimane comunque il tema delle relazioni sindacali che questa vicenda ripropone.
CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini
Primo Gatta, Paola Taddei, Giuseppina Morolli