Avevo anticipato che Gnassi e Brasini avrebbero aumentato l’IRPEF a Rimini del doppio. Mi sbagliavo, qui arriviamo quasi al triplo e massacriamo i pensionati e chi ha un reddito basso. Intanto hanno abbassato la soglia di esenzione portandola da 17.000,00 euro a 10.000,00, il che vuol dire che chi percepisce un reddito pari a 10.001,00 deve pagare il 0.49% che è pari a 49,00 euro che prima non pagava e se nel nucleo familiare abbiamo 3 soggetti con tale reddito ecco che 49,00 moltiplicato 3 fa 147,00 euro che prima non si versavano.
Chi ha un reddito imponibile da 28.001,00 pagherà 142,00 contro gli 84,00 euro e subisce un aumento di 58 euro, altro che 35/40, e se nel nucleo familiare sono in due lavoratori, pagherà 284,00 euro contro il 168,00 un bell'aumento di 116,00 a famiglia.
La stangata dal Comune di Rimini va ben oltre un raddoppio, e ad essere maggiormente colpita è quindi la fascia media, che è anche la più numerosa di contribuenti. Per costoro, come si è visto nell’esempio prima
indicato, la tassa viene quasi triplicata.
Quindi il nostro assessore Brasini con il nostro Sindaco Andrea Gnassi non l’hanno raccontata giusta, ma fosse solo questo il male… A leggere le dichiarazioni strappalacrime del Sindaco e di Brasini quando si tratta
di aumentare le tasse o re-introdurre tasse, il solito mantra è : “Lo Stato non ci da i soldi (sintesi), quindi siamo costretti a tassare”. Falso o meglio è vero che da Roma arrivano sempre meno soldi, ma vi ricordo che sono più i governi di centrosinistra che quelli di centrodestra dal 2011 a tagliare.
Altra questione che qualche illustre accademico dovrebbe spiegare è come un’entrata che deve essere iscritta nella parte corrente possa essere utilizzata per gli investimenti. Le norme sono chiare, se hai un surplus di entrate allora puoi utilizzare le maggiori somme negli investimenti. Tradotto per i profani, se incassi 100 euro e ne prevedevi di incassare 70 euro, i 30 euro in più li puoi spostare su altre spese (investimenti).
Adesso, sempre qualcuno di Bocconiana vocazione accademica, può spiegarmi come mai si raschia il barile tutti gli anni andando a prelevare i soldi dal fondo di riserva, (e che non ci sono surplus di cassa), si piange miseria e poi questi soldi servono per il Lungomare Nord di Rimini, quando i bandi e i soldi per rifare il Lungomare ci sono tutti anche per la parte di competenza dello Stato? E Non diciamo eresie contrarie.
Che il Comune di Rimini abbia bisogno di incrementare le entrate lo si vede anche da un altro provvedimento: incentivi a favore del personale dipendente impiegato nel raggiungimento degli obiettivi del settore entrate e calcolati sul maggior gettito accertato e riscosso, relativo agli accertamenti dell’IMU e della TARI, nell’esercizio precedente a quello di riferimento risultante dal conto consuntivo approvato, nella misura massima del 5 per cento. È una possibilità offerta dalla legge di bilancio del governo gialloverde che il Comune di Rimini ha deciso subito di applicare.
Cito pertanto l'art. 6 del nuovo regolamento delle entrate del Comune di Rimini: "ai sensi dell'art. 1, comma 1091, della Legge di Bilancio 2019, si prevede di riconoscere degli incentivi a favore del personale dipendente impiegato nel raggiungimento degli obiettivi del settore entrate e calcolati sul maggior gettito accertato e riscosso, relativo agli accertamenti dell'IMU e della TARI, nell'esercizio precedente a quello di riferimento risultante dal conto consuntivo approvato, nella misura massima del 5%".
Leonardo Carmine Pistillo