Una ritrovata unità fra il Partito Democratico e le altre forze del centrosinistra: questa la mission che, io e la mia segreteria, ci siamo dati fin dal giorno del nostro insediamento. Obiettivo che rilanciamo ancor più con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative in 16 Comuni della provincia.
Una coalizione allargata e il buon governo messo in pratica sul territorio sono le architravi con cui contrastare il populismo dilagante e un centro destra di cui il Paese sta già purtroppo subendo pesanti e negativi effetti. Lo affermo dal primo momento in cui ho assunto questo incarico e lo ribadisco oggi ancor di più alla luce delle recenti Regionali in Abruzzo perché la situazione è ancora molto fluida e ci sono continui elementi di novità.
Ci sono le condizioni per essere vincenti e affrontare le sfide.
In gran parte dei sedici comuni al voto il partito democratico si presenta con due condizioni: da una parte, il ribadire il grande lavoro fatto in questi anni dai nostri sindaci e amministratori, che mai ha visto mancare il contatto con le comunità territoriali.
Dall’altra la sfida di saper innovare ed interpretare i tempi che abbiamo di fronte cercando di mantenere ben saldi i temi che da sempre ci caratterizzano in termini di qualità di vita, servizi, lavoro e sicurezza.
A meno di cento giorni dal voto delle Europee e dei Comuni, il Pd sta lavorando intensamente, cercando alleanze nel campo del centro-sinistra, alleanze sociali e con la cittadinanza attiva, per offrire le migliori condizioni politiche e amministrative per costruire progetti territoriali all’altezza della sfida economica e sociale che avremo di fronte nei prossimi anni. Sia per i singoli comuni, che per una visione di area vasta della rete dei servizi.
In particolare, in questi giorni, la questione di Verucchio ha assunto un ruolo di primo piano, determinando incertezza e preoccupazione.
Dopo i reciproci segnali distensivi della doppia intervista radiofonica di martedì scorso a “Tempo Reale” e una serie di confronti con la componente locale siamo a ribadire con coerenza rispetto a quanto detto che è auspicabile una continuità nel progetto di governo di uno dei comuni centrali della Valmarecchia.
L’esperienza fatta con Stefania Sabba rientra in questa positiva e incoraggiante visione amministrativa, fatta di coinvolgimento e partecipazione civica grazie ai quali si attuano gli impegni presi con i cittadini e si è credibili. Sulla base di questo giudizio e di un programma condiviso dal 2014, riteniamo si possa continuare sul solco tracciato e trovare il suo completamento nei prossimi 5 anni con gli aggiornamenti di programma che saranno apportati.
Oggi serve più che mai grande senso di responsabilità da parte di tutti, perché si tenga un confronto sereno sui progetti per la città.
Al di là degli incidenti di percorso e degli equivoci, quello che conta è riconoscersi nel cammino comune e presentarsi ai cittadini con una coalizione unita per proseguire attraverso un ulteriore rilancio dell’azione su temi e contenuti una storia di governo che a Verucchio è iniziata nel 1975 e si è sempre caratterizzata per fatti concreti e azioni continue dimostrando cosa significhi governare e non solo promettere.
Filippo Sacchetti segretario provinciale Pd