In una città normale oggi avremmo due candidati di spessore: Marcello Tonini per il centrosinistra, Moreno Maresi per il centrodestra. Ma come diceva Silvano Cardellini noi siamo figli del Garbino e come ripeteva da tempo il noto cantastorie: Dopo Gnassi saran cassi. E allora siamo ancora qui con i soliti giochi che hanno stancato tutti, ma non i grandi (si fa per dire) burattinai. Tutti pronti ad un passo indietro per farne due avanti. Tutti pronti a bruciare nomi eccellenti che ogni tanto escono dal confessionale, perché anche il mondo cattolico (?) vuole dire la sua e i mattoni fanno gola non solo alla Conad. Per fortuna che c’è Lui a rompere le uova nel paniere. Viene dal contado, da una terra che produce le migliori patate a livello nazionale, viene come tanti dai confini dell’Impero e ha fatto fortuna nella città di Sigismondo, zappando la sabbia. Credo che le primarie sarebbero la soluzione migliore, a destra come a sinistra, perché c’è una destra che è a sinistra e una sinistra che è a destra.
Rurali sempre
Enrico Santini