2Cresce lo smarrimento tra i cittadini e cominciano a levarsi critiche anche da parte dei parroci della Diocesi contrariati dalla vendita della chiesa del Suffragio (Santarcangelo). In sintesi, ci è stato detto che, per salvare la Collegiata, non si può vendere:
- Il quadro del Cagnacci nonostante illustri acquirenti
- Il crocefisso della scuola di Giotto
- Il Centro Giovani di San Bartolo sperduto in un campo, poco frequentato, costosissimo….
Sembra non ci siano soluzioni:
- Si deve vendere la chiesa del Suffragio al Comune che ne faccia poi quel che vuole!
“Assurdo! Inaccettabile!” Basta leggere i commenti su FB.
Non è possibile sbarazzarsi così della chiesa del Suffragio, la seconda chiesa del paese, la casa di tutti, non un monumento, ma il luogo della memoria, dove hanno trovato riposo i nostri martiri e i nostri santi quotidiani, dove sono ricordati i nostri padri della patria, dove la vita e la morte si abbracciano, si intrecciano in un mistero più grande di noi! Ci possiamo privare di tutto, ma non di questo segno generativo della storia che definisce l’identità dei popoli della terra, credenti e non. È la casa del “crocefisso” che ha dato dignità alla persona liberandola dalla schiavitù, ma, oggi, si ritrova indifesa e sotto la pressione di un relativismo etico che la paralizza. La storia è piena (anche oggi) di martiri schierati a difesa dei luoghi sacri, perché si difende solo ciò che si ama! Ecco la “buona battaglia”.
Ma davvero non ci sono altre strade praticabili? La chiesa del Suffragio fu voluta nel 1864 dal sindaco, il conte Ludovico Marini, donandola ai suoi cittadini e alla cura del clero. Oggi, un altro Sindaco la acquisirebbe togliendola al clero per trasformarla in un teatro, magari quello del festival…
Il Sindaco Parma sia coerente con chi l’ha preceduto e compia un gesto di generosità acquistando questo bene prezioso, ma conservandone l’uso originale. Ci sono “nobili esempi” di chiese gestite dal clero, ma di proprietà comunale. San Petronio a Bologna e la Chiesa della Colonnella a Rimini.
Lei Sindaco, oggi, può scrivere la storia!! E può farlo dando così significato e soddisfazione alla alleanza che la sostiene.
Glielo chiedo, dunque, anche a nome di tutti i credenti, vicini e lontani. Se vorrà non le mancheranno le energie per recuperare risorse che la regione, l’Italia e l’Europa hanno destinato al recupero della memoria dei popoli. Un popolo senza memoria non ha futuro".
Domenico Samorani Un Bene in Comune Santarcangelo