“Bravi! Sono contenta della decisione presa dalla Regione Emilia Romagna, di aprire le spiagge così come abbiamo chiesto in tutti i modi e in tutte le sedi, con accordo e unità di vedute tra noi Comuni del G20s, le maggiori località balneari d’Italia.
Per arrivare all’apertura delle spiagge della Romagna, hanno lavorato e si sono battute per giorni, tutte le associazioni di categoria dei balneari che hanno presentato alla Regione i protocolli di sicurezza, chiedendo attenzione per il settore. Sono loro che tutti i giorni dovranno avere a che fare con queste regole per tutelare la salute di tutti, cittadini, dipendenti e turisti. E purtroppo ancora una volta devo registrare che sono proprio le esigenze dei lavoratori che non sono state tenute in considerazione. I bagnini hanno chiesto da tempo di poter preparare la spiaggia per l’apertura, con quei lavori inderogabili e tipici della stagione primaverile che rende fruibile l’arenile per l’apertura al pubblico. Ma dalla Regione sono arrivati solo una serie infinita di “no”. Ora invece si accelera all’ultimo minuto, buttando là l’apertura al pubblico da lunedì 18 maggio, confermando che del lavoro degli operatori poco si comprende dall’alto. Tutto arriva sempre senza tenere conto delle esigenze della base e dai lavoratori, dei cittadini e delle imprese. Noi lavoreremo è certo! Siamo abituati a farlo, e questa volta, se serve, metteremo il turbo: la spiaggia sarà pronta. Almeno un passo avanti l’abbiamo ottenuto.
Ma attenzione non è finita qui. Ora che possiamo aprire dobbiamo avere la possibilità di lavorare per sostenere i costi fissi e le incognite economiche. Altrimenti sarà un’apertura in perdita. E’ per questo che dico, non basta ancora. Ora bisogna aprire i confini delle Regioni. Per come si prospetta l’estate 2020, è impensabile poter lavorare solo con un turismo regionale. Penso ai bagnini, ma anche agli albergatori e a tutti gli operatori del turismo, con i soli arrivi dalla Regione Emilia Romagna, si va poco lontano. E quindi ora mi rivolgo ai lombardi, ai veneti, ai piemontesi, che ci scelgono da sempre, e a tutti gli italiani che conoscono e amano il brand Riccione e hanno fatto della Romagna la meta balneare preferita: quest’anno siete disposti a rinunciare alla nostra ospitalità?”
Renata Tosi sindaco di Riccione