Una pianificazione puntuale e annuale delle nuove installazioni, la mappa sempre aggiornata della localizzazione degli impianti, un’attenzione alle aree sensibili e all’adeguamento tecnologico per garantire una maggiore copertura di servizi a rete, sia nelle zone densamente abitate e frequentate, sia nelle zone rurali per superare il digital divide: sono questi alcuni dei punti chiave del nuovo regolamento comunale per l’insediamento degli impianti per la telefonia mobile e la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici, approvato ieri sera dal Consiglio Comunale con 19 voti favorevoli, 3 contrari e 9 astenuti.
Il testo rappresenta il frutto di un complesso lavoro che si è sviluppato negli ultimi mesi condotto dagli uffici tecnici del Comune affiancati dalla società di consulenza specializzata POLAB e che ha consentito l’aggiornamento del precedente regolamento approvato nel 2006 e modificato nel 2010. Rispetto alla proposta di disciplina presentata la scorsa settimana in I e III commissione congiunta, il testo che ha avuto il via libera ieri dal Consiglio è stato migliorato e integrato attraverso sei emendamenti, cinque a firma del sindaco e uno presentato dal consigliere Carlo Rufo Spina (non accolti invece i restanti sette emendamenti a firma dello stesso consigliere).
La mappa delle localizzazioni
La principale novità del nuovo regolamento riguarda l’introduzione della “mappa delle localizzazioni”, una carta nella quale sono indicate tutte le installazioni già presenti e attive, gli impianti in fase di istruttoria e comprende anche le posizioni attualmente sospese dagli uffici comunali. La mappa contiene inoltre le “aree di ricerca”, le aree richieste per la collocazione di nuovi impianti da parte dei gestori al Comune. Su queste aree il Comune, con il supporto di Polab, ha effettuato ed effettuerà periodicamente delle valutazioni per individuare le localizzazioni preferenziali, cioè aree o siti di proprietà del comune ritenute le più idonee per ospitare nuovi impianti. La “mappa delle localizzazioni” sarà aggiornata annualmente e sarà sottoposta all’esame del Consiglio Comunale.
La procedura: il piano annuale
Il nuovo regolamento si pone come obiettivo quello di avere una pianificazione costantemente aggiornata delle nuove installazioni, armonizzando le esigenze dei cittadini e dell’Amministrazione ai piani di sviluppo delle reti degli operatori delle telecomunicazioni. A tale scopo la procedura introdotta dalla normativa prevede che entro il 30 settembre di ogni anno i gestori interessati e le tower company presentino al Suap il programma di sviluppo della propria rete che intendono realizzare nell’anno successivo. Questo dovrà contenere lo stato di fatto degli impianti attivi sul territorio, l’ipotesi di localizzazione puntuale o le aree di ricerca per i nuovi o le modifiche previste sugli impianti esistenti e sarà poi sottoposto alla verifica dell’Amministrazione, anche con l’ausilio della società di consulenza esterna, valutandone la compatibilità ambientale (su cui il parere vincolante è quello di Arpae e Ausl), urbanistica, edilizia e sarà parallelamente oggetto di un confronto pubblico con i portatori di interesse. L’Amministrazione si riserverà di individuare localizzazioni puntuali ritenute idonee o di proporre siti di proprietà comunali alternativi a quelli proposti dal gestore. Nel caso in cui nell’area di ricerca richiesta non fosse disponibile un sito comunale, si demanderà al gestore l’individuazione di un sito privato. Non sarà possibile installare impianti che non rientrano nel piano delle localizzazioni annuale.
Con i cinque emendamenti presentati dal sindaco e approvati dal Consiglio si è andati a completare alcuni aspetti regolamentari, anche accogliendo alcune indicazioni arrivate dai comitati di cittadini attivi sul tema: ad esempio l’Amministrazione si riserverà di valutare l’eventuale accorpamento degli impianti di diversi gestori su uno stesso sito al fine di ridurre l’impatto visivo, facilitare le operazioni di controllo e ridurre il numero delle localizzazioni complessive) e perseguire la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici.
Aree sensibili
Il regolamento inoltre indica anche “aree sensibili”, di cui si dovrà tenere conto in fase di localizzazione dell’impianto: si tratta essenzialmente di aree destinate ad attrezzature sanitarie ed assistenziali pubbliche e private, aree che ospitano strutture scolastiche, zone di parco classificate a e riserve naturali. Fa riferimento a questo articolo del regolamento l’emendamento presentato dal consigliere Spina, che introduce un ulteriore rafforzamento alla tutela dei siti di valore storico-monumentale, già contemplata nella prima proposta di regolamento.