Per info e segnalazioni:
geronimo it benaglia-basta-parlare-di-grandi-opere-priorit-ai-problemi-delle-persone-A57040 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Opinioni 17:37 | 25/11/2024 - Rimini

Benaglia: "Basta parlare di grandi opere, priorità ai problemi delle persone"

"Caro Diario, sui giornali si parla solo delle grandi opere come lo Stadio, il Parcheggio interrato, il mercato ittico, l’ex questura. Quello che non leggo mai è un’analisi di cosa rimane attorno a questi nuovi e faraonici progetti.

Vorrei che si affrontasse il tema dei servizi ai cittadini e della salvaguardia del tessuto socio-economico quotidiano. È un fatto che chiudono o chiuderanno a breve una serie di attività essenziali in molte parti della città e di questo non si discute praticamente mai.

La creazione della nuova scuola “Fai Bene” porterà alla chiusura delle scuole di Rivabella, Orsoleto, Torre Pedrera e non si sa ancora che fine farà Viserba. Ho già espresso il mio pensiero sulle conseguenze devastanti della chiusura di una scuola elementare in una frazione, ma quello che manca alla discussione è cosa ne sarà di quegli stabili vuoti, a cui si andranno ad aggiungere (forse) il mulino e il “portale” della corderia.

La mancanza di medici impatta nettamente sulla qualità della vita, con cure necessarie che vengono trascurate e uno stress continuo per gli operatori impegnati e sotto pagati. Mancano medici di base e la realizzazione dei CAU non ha ridotto gli accessi al pronto soccorso. Un tema che va di pari passo con l’invecchiamento della popolazione e i tagli dal governo centrale, me è necessario iniziare a discutere della medicina su base territoriale, rivedendo anche la logica dell AUSL Romagna, che a conti fatti non riesce a garantire qualità e quantità di servizi.

La chiusura di negozi, banche e uffici postali, con una rapida transizione all’online di molti servizi e acquisti sta mettendo in forte difficoltà una parte importante della popolazione. Il settore privato non riesce a rendere economicamente sostenibili certe imprese e credo sia necessario valutare anche per le aree urbane nuove forme di imprese comunitarie, non solo cooperative ma altri e nuovi modelli di imprese multi settore e multi servizi.

Il trasporto locale nella nostra città vive un momento di enorme difficoltà. Una delle cause è sicuramente la poca attrattiva come posto di lavoro, con stipendi bassi e qualità della vita discutibile. Gli investimenti faraonici, figli di una programmazione che oggi è drammaticamente obsoleta, non hanno portato a nessun miglioramento della qualità del trasporto e il perseguire su certe linee di pensiero risulta solo dannoso. Vanno pensate soluzioni che riducano l’impatto nella città e che possano essere percorribili in maniera strutturale, riusando quello che già c’è. La metropolitana di costa sulla linea Ravenna Rimini e su un tratto della linea Rimini Bologna potrebbe garantire collegamenti rapidi per tutta la parte costiera della provincia e con la fiera, che è già dotata di una sua fermata ferroviaria. In tutto il mondo sui binari del treno coesistono vari servizi, non si capisce perché da noi non si possa fare.

L’entrata in vigore delle nuove regole del terzo settore andrà ad erodere ulteriormente il mondo del volontariato, ormai professionalizzato, riducendo ancora di più quelle realtà che fino ad oggi hanno tentato di organizzare momenti di incontro e di partecipazioni. Purtroppo si spera sempre in qualche associazione che crei iniziative, ma la vita di una comunità dovrebbe essere un elemento centrale della politica di una amministrazione. Associazioni culturali, circoli, parrocchie e partiti devo scontrarsi con un calo del volontariato e con nuove e sempre più stringenti norme e responsabilità che costringono molte realtà a chiudere i battenti.

Caro Diario credo sia ora di tornare a parlare della vita delle persone, lasciando perdere investimenti faraonici che poco o nulla impatteranno nella vita delle persone, mentre c’è un mondo nuovo da affrontare in cui non valgono le vecchie e stantie ricette".

Stefano Benaglia