Che cifra ha speso nel dettaglio il comune di Rimini per la gestione di tutti i campi di calcio nel 2021 e nel 2022? Quali beni innovativi sono stati realizzati compreso quelli di impianti fotovoltaici o comunque green in tutti i nostri campi sportivi nello stesso periodo? Quando torneranno omologabili gli impianti di Miramare sintetico e di via della Fiera?"
Sono le tre domande che pone il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Marcello in un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore allo Sport.
“Ritengo – dice Marcello - che vada attutata una ristrutturazione ed un ripensamento dell’utilizzo degli spazi già in essere ed un loro incremento al fine di favorire il gioco non solo organizzato da squadre ma anche quello libero di piccoli ed adulti a volte anche misto, favorendo la divulgazione di discipline oggi in forte crescita tipo il Padel . Oggi la nostra città ha due campi di calcio in meno rispetto a quelli del 2011 , proprio i campi della Gaiofana di cui aspettiamo da troppo tempo l’inizio dei lavori . Non solo il numero ma anche lo stato dei campi non mi sembra che sia affatto migliorato. Nell’ultimo periodo per di più abbiamo registrato due gravi carenze . Il campo in sintetico di Miramare ha perso l’omologazione e non è utilizzabile per le partite. Il campo di via della Fiera non più omologato per mancanza di spogliatoi adeguati. Solo 4 campi di calcio a me risultano alla data odierna illuminati ma con dei fondi alcuni che lasciano basiti solo a guardarli. Quasi tutti sono difficilmente raggiungibili da mezzi pubblici e quindi le corse dei tanti genitori continuano senza sosta.
Riassumendo quindi su 12 campi pubblici : solo 4 illuminati, 2 non omologati per le partite, la metà decentrati e sottoutilizzati . Da via della Fiera fino al confine con Riccione a me risulta solo un campo illuminato.
Certamente le problematiche che segnalo dal 2011 non possono essere risolte dalla creazione del Nuovo Campo Sportivo di Corpolò per cui mi batto dai tempi del Quartiere 4 , ormai 15 anni, e che viene realizzato solo a seguito della “ escussione di una fideiussione bancaria ” per un fallimento di impresa costruttrice.
Di strutture al coperto per il gioco del Padel al momento non ho alcun segnale, ma spero di averlo da questa Giunta al più breve , magari nel prossimo bilancio in via di approvazione.
In quasi tutte le strutture esistenti citate denoto tre carenze fondamentali.
1 Assenza totale di energia green per fornitura di acqua calda ed elettricità
2 Assenza di spazi di ristoro per i ragazzi stessi e soprattutto per le famiglie che li accompagnano
3 Assenza di tribune adeguate coperte e soprattutto di servizi igienici per spettatori e familiari al seguito dei ragazzi, contrariamente a tantissime realtà sia vicine che lontane , sia di piccoli paesi che di città omologhe alla nostra .
Tra l’altro la gestione “in house” che avete scelto adesso che poi si traduce nel solito passaggio di “ consegne” ad Anthea la quale si avvale di note cooperative non ha fatto altro che allontanare le famiglie dalle società “gestrici” delle varie attività” .