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Politica 14:43 | 05/03/2018 - Rimini

Pizzolante: "Molto male. Ora starò vicino a Gnassi e riorganizzerò la mia vita"

Molto male.

Il risultato è impietoso!
In questi casi non sai nemmeno se hai diritto di parola. Ti chiedi se ha un senso dire, dichiarare.
Non sai più nemmeno cosa sei.
Hai partecipato alla costruzione una proposta politica che è stata divelta.
Simile ma non uguale a quelle vincenti di due anni fa a Rimini e di un anno fa a Riccione!
A Rimini e a Riccione è stata costruita bene e in tempo, in Italia male, molto male e contro il tempo.
Male perché non è stata una costruzione politica con racconto all’altezza.
Male perché con un retro terra di errori macroscopici e con una immagine non rimediabile all’ultimo momento.
Male perché abbiamo partecipato al governo del Paese, contribuendo a salvarlo, dando l’idea che volevamo salvare prima di tutto noi stessi.
Ministeri, pennacchi, scelte sbagliate di persone e proposta , fughe, divisioni, ambiguità.
Poco, quasi nulla, di tutto questo mi riguarda, io non ho avuto nulla di più di quando sono entrato in Parlamento, nessun pennacchio e nessun tentennamento sulla direzione da prendere, la costruzione di un nuovo progetto politico alla Riminese o alla Macron. E però, come cantava De Andre’: “provate pure a credervi assolti, siete comunque coinvolti.”
Alla fine abbiamo salvato il Paese( su questo non mollo di un centimetro) perdendo noi stessi.
Contro il tempo perché questo è il tempo del populismo senza argine.
Lo dico chiaramente, non so se avrò più la possibilità o la voglia di continuare a dirlo.
E quindi lo dico.
Se quello che fai non conta niente, sei contro il tempo. Guardate il risultato di Franceschini e Minniti.
Se hai contribuito a superare una fase nella quale il Paese rischiava il fallimento, le aziende fatturavano un 50% in meno, il turismo 20% in meno, i negozi cadevano come birilli e così i posti di lavoro e non conta niente, sei fuori dal tempo.
Se hai dato una mano d’aiuto ad un grande sindaco, assumendoti responsabilità e rischi, per far crescere Rimini rendendola una città più bella, vivibile e competitiva e non conta niente, sei contro il tempo.
Se hai elaborato un pensiero (senza falsa modestia) capace di vedere in anticipo l’avanzata dei populismi e degli estremismi e la necessità di una risposta nuova come in Francia o in Germania e non conta niente, sei contro il tempo.
Ed è un tempo terribile.
In Europa, negli USA.
In Italia è peggio.
In Italia le forze populiste ed estreme hanno raggiunto livelli di consenso come in nessun altro Paese al mondo. Da destra a Sinistra.
Fughe dalla realtà, razzismo diffuso, odio, violenza, non solo verbale, prima gli italiani, prima i riminesi, prima quelli del mio quartiere, prima quelli della mia via, prima quelli di casa mia, prima io.
Sto male o corro il rischio di poter star male o di non poter star meglio, la colpa è della politica o, comunque, degli altri.
50 anni di proroga delle spiagge, via i profughi, 15% di tasse per tutti, stipendi dimezzati, tutti a casa, aria nuova.
Non importa che quasi nulla sia realizzabile( tutti a casa quasi, ma da tangentopoli in poi le cose sono sempre andate verso il peggio), non importa se hai fatto finta di restituire lo stipendio, non importa.
C’è chi vuole sentirle dire certa cose e c’è chi non sa far altro che dirle.
Quadro desolante!
Del quale ha grande responsabilità anche il mondo dell’informazione.
Se per anni racconti, sui giornali e in televisione, la politica come un mondo di ladri e incapaci, il risultato è questo.
Il vento contro è fortissimo, non contano le persone, le storie, le cose fatte.
Il tempo è questo.
Ed io sono contro il tempo.
Orgoglioso di essere contro questo tempo.
Rifletterò su cosa fare della mia vita.
Starò vicino alle persone alle quali voglio bene.
Starò vicino alle persone che hanno creato con me le comunita’ straordinarie del Patto Civico.
Starò vicino ad Andrea Gnassi perché possa continuare la sua opera per Rimini. Mi ha fatto male l’accusa rivoltami di aver esercitato una sorta di ricatto nei suoi confronti per la mia candidatura, alla
quale avrei sinceramente rinunciato, come molti sanno.
Come mi fa male l’accusa di trasformismo.
Uno che ha sempre dichiarato con orgoglio, pagandone tutte le conseguenze, di essere un craxiano, non può essere un trasformista.
È quello che dice Mattia Feltri ” la dittatura dell’attimo”.
Non importa quello che sei, quello che hai fatto, quello che pensi.
Basta un attimo, una scelta o un pensiero non compresi o volutamente non compresi e meriti parole e gesti violenti, capaci di deformare la tua vita.
La riorganizzerò la mia vita.
Grazie a tutti.
Auguri agli eletti.

Sergio Pizzolante