“Quando ho letto certe frasi, mi sono vergognata per lui e per il fatto che questa persona rappresenta come me la comunità di Santarcangelo in consiglio comunale da oltre due anni. Anche se già il giorno del mio insediamento non aveva certo scritto una bella pagina, facendo intravedere quello che ha poi confermato con i post in cui ha dato delle scimmie urlatrici ai tifosi in festa dopo le vittorie mondiali: lui e altri due esponenti del suo gruppo di opposizione il 30 settembre 2020 si astennero quando si trattò di votare il mio ingresso in consiglio…”. Yousra Alaija (nella foto) ha 27 anni, è nata a Cattolica da genitori marocchini che vivevano e vivono a Santarcangelo, “la mia bellissima città in cui sono cresciuta sentendomene parte fino a entrare in assise” racconta in un mix di orgoglio, amarezza e delusione per quanto accaduto in questi giorni la consigliera comunale del Partito Democratico.
“Mio padre vive qui dal 1970, mia madre dal 1989 e io ci ho frequentato tutte le scuole, dal Nido alle superiori (Mongolfiera, Drago, Pascucci e Rino Molari) trovandomi sempre bene con tutti perché è aperta al mondo, inclusiva, con in sé il seme dell’intercultura grazie anche al Festival Internazionale dei Teatri che da mezzo secolo crea ponti con i vari continenti. Anche per questo è ancor più vergognoso quello che è accaduto e sono così triste e amareggiata. E’ sacrosanto che ognuno abbia proprie idee e le esprima, ma la libertà di pensiero non deve ledere mai la libertà altrui e deve essere sempre accompagnata dal rispetto” prosegue Yousra, ricordando: “In Italia ci sono tanti marocchini di seconda generazione e tutti ci sentiamo italiani e marocchini, non facciamo distinzioni: un consigliere comunale non può considerare una comunità delle scimmie urlatrici e poi per giustificarsi dire di aver lavorato con tante razze: la razza è una sola, l’essere umano. Forse non si rende conto dell’impatto che hanno certe frasi denigratorie dette da un rappresentante delle istituzioni, che ha e deve avere un ruolo di un certo tipo anche nella vita privata. Nessuno vuole impedire a nessuno di avere i suoi valori, ma sempre con il giusto rispetto per quelli degli altri con cui possono e devono integrarsi”.
“‘Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza'. Questa frase di Ulisse nell’Odissea, il dire che l’uomo è nato per viaggiare e conoscere il mondo, ci ricorda che l’emigrazione c’è da quando esiste l’essere umano e che l’incontro di culture e un modo per aprirsi perché il mondo non è solo nostro, ma di tutti. E’ assurdo non accettarlo nel 2022, non capire che ci sono culture e tradizioni diverse che nel profondo hanno tante similarità riconoscibili. Se poi qualcuno come in questo non vuole riconoscerle non può che dispiacermi per lui, perché vive la sua vita in maniera chiusa e limitata” conclude Yousra.