Una puntata dedicata alla preghiera, quella di venerdì 1 marzo de “I Giorni della Chiesa”, con tre ospiti in studio e due grandi sorprese.
“I Giorni della Chiesa”, una delle più longeve e fortunate trasmissioni di IcaroTv, in onda venerdì dalle ore 20.35 (e successivamente disponibile su IcaroPlay), avrà come ospiti sul tema della preghiera, una delle tre armi” disarmate e disarmanti che la Chiesa propone specie nel tempo liturgico forte della Quaresima: Angelo Pari, della parrocchia di San Raffaele, a Rimini, tra i fondatori dell’ “Aperitivo con Gesù”, iniziativa comunitaria di preghiera del sabato; Suor Lina Rossi, delegata del Vescovo per la vita consacrata e tra gli ideatori della preghiera con i giovani e per i giovani dal seminario vescovile di Rimini, che va in onda anche in tv;
don Davide Arcangeli, vice parroco a Santarcangelo e docente di Sacra Scrittura ISSR Marvelli Rimini.
Oltre agli ospiti, la puntata di venerdì andrà in esterno a Gerusalemme, dove si trova il Vescovo emerito di Rimini, mons. Francesco Lambiasi (nella foto), che parlerà della preghiera che sta vivendo in un mese di ritiro proprio dalla città santa per le tre religioni, ospite del Biblicum Francescanum. Mons. Lambiasi ha appena dato alle stampe un testo di presentazione del libro sulla Preghiera del cuore (edizioni Il pozzo di Giacobbe) di Papa Francesco.
Da Roma interverrà invece mons. Nicolò Anselmi, Vescovo di Rimini, che racconterà in anteprima alcuni tratti della Visita ad limina Apostolorum, che sta vivendo insieme agli altri 13 vescovi dell’Emilia Romagna da lunedì scorso e fino a sabato 2 marzo.
Il Vescovo Nicolò ha incontrato Papa Francesco mercoledì all’Udienza Generale, insieme ad oltre 100 pellegrini riminesi; e giovedì in udienza privata insieme ai vescovi dell’Emilia-Romagna.
In studio Simona Mulazzani, in collaborazione con Paolo Guiducci (settimanale ilPonte), lancerà anche una nuova puntata della rubrica “Talenti”, realizzata da Loris Menghi. Protagonista è Michela, donatrice di midollo osseo, volontaria di ADMO. La prima donazione a 22 anni. La sua scelta per il bene ha già permesso di salvare la vita ad un ragazzo di 17 anni.