E’ un uomo over 60, spesso iperteso o con altri problemi cardiovascolari. A tracciare l’identikit del paziente che finisce in rianimazione con Covid 19 un articolo appena pubblicato sulla rivista scientifica Jama. Una persona che spesso è diabetica o ha il colesterolo alto. Sono in tutto 1591 i pazienti analizzati nell’articolo tutti ricoverati nella rete delle rianimazioni lombarde. Un diario che fotografa la situazione tra il 20 Febbraio e il 25 Marzo. Si tratta di pazienti che hanno compiuto 60 anni, in media 63, dunque non persone molto anziane come si dice. Un’esigua parte dei pazienti (56) aveva tra i 21 e i 40 anni e (16) tra i i 14 e 19 anni. Si conferma la fragilità del sesso forte: i maschi rappresentano l’82% dei pazienti trattati in rianimazione. Il 68% dei ricoverati presentava un’altra patologia e la presenza, in particolare, di malattie croniche si conferma un fattore di rischio e un monito ad essere più prudenti nell’adottare misure di isolamento sociale nelle persone con queste patologie. La maggioranza è arrivata in rianimazione a causa di un’insufficienza respiratoria acuta ed ha avuto bisogno (99%) di assistenza respiratoria, l’88% dei quali sono stati intubati mentre l’11% ha ricevuto assistenza respiratoria attraverso una metodica di ventilazione non invasiva. Gli autori dello studio segnalano che a 5 settimane di ricovero il 58% dei pazienti è ancora in rianimazione, il 16% è stato trasferito in reparto e il 26% è deceduto. I deceduti sono soprattutto i più anziani.
dott. Alessandro Bovicelli