Si svolgeranno in questo fine settimana (presso CesenaFiere, via Dismano 3845 a Pievesestina, sabato 24 dalle 17 alle 20 e domenica 25 dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 16), le elezioni dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e Prevenzione delle province di Forlì-Cesena e Rimini: di fatto, il “multiordine” di recente costituzione – nato a seguito della Legge 3 del 2018 – che ha accorpato in un unico Ordine professionale ben 19 categorie diverse di professionisti in ambito sanitario, che prima erano divisi fra pochi singoli ordini dotati di albo e numerose associazioni varie, prive di un albo specifico.
Alla nascita del nuovo Ordine, tre anni fa, la Legge fece insediare come primo consiglio direttivo quello del precedente Collegio dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica: nel territorio che abbina le due province di Forlì-Cesena e Rimini, sono in carica (e in scadenza) sette consiglieri, tutti in ambito radiologico. Il primo consiglio che nascerà dalle nuove elezioni amplierà il numero dei membri, dando rappresentatività a un numero maggiore di professioni. I consiglieri saranno 13, in rappresentanza delle quattro macro-aree - Riabilitativa, Tecnico Diagnostica, tecnico Assistenziale, Prevenzione -di cui si compone oggi l’Ordine: che nei due territori provinciali rappresenta complessivamente circa 2600 professionisti (destinati probabilmente a crescere di numero).
Gianni Pollini (nella foto), cesenate, coordinatore nel reparto di Radiologia all’ospedale Morgagni di Forlì, è il presidente uscente: e si candida alla guida dell’Ordine anche per il nuovo mandato, che durerà fino al 2024. Peraltro, un’unica lista si è candidata alle elezioni, e indica appunto Pollini come futuro presidente. “Sicuramente gli ultimi anni sono stati tutti in salita – racconta il presidente, facendo un bilancio del mandato che si sta per chiudere -. Il lavoro a cui il Consiglio Direttivo dell'Ordine è stato sottoposto dal 2018 ad oggi, dopo la trasformazione voluta dalla legge, ne ha messo a dura prova la tenuta organizzativa, costretta ad adeguarsi continuamente alle sfide che di volta in volta si sono presentate, ultima delle quali la pandemia da Covid-19. Nonostante questo, grazie anche al supporto della Federazione Nazionale Ordini, siamo riusciti a raggiungere il nostro intento: passare dai circa 400 professionisti precedenti ai 2600 attuali, rappresentativi delle 4 aree delle professioni sanitarie. Senza nulla togliere all'importanza del lavoro di medici e infermieri, ci tengo a sottolineare che tutte le nostre professioni sanitarie hanno partecipato, a vario titolo e per quanto di loro competenza, alla lunga ed estenuante "battaglia" contro il Covid-19, in prima linea, a fianco dei cittadini. Troppo spesso il nostro lavoro è stato misconosciuto dai mezzi di informazione e dalla politica stessa. Per questo sono orgoglioso del lavoro e dell'impegno di tutti coloro che rappresento all’interno dell'Ordine". Le imminenti elezioni rappresenteranno il reale punto di svolta dell'Ordine, con un Consiglio Direttivo rappresentativo di tutte e 4 le aree delle professioni sanitarie. “Dopo aver raccolto i professionisti sanitari attorno all'Ordine Multialbo – continua Pollini - ora dobbiamo uniformare gli intenti, pur mantenendo le peculiarità date dall'eterogeneità professionale: per affrontare una nuova sfida, portando a sistema ciò che si è iniziato a costruire. Vorremmo supportare le necessità degli iscritti, ad esempio in ambiti come la formazione o le competenze. Infine, l’obiettivo è anche quello di essere maggiormente "riconosciuti" dai cittadini: siamo qui per loro, per rispondere alle loro necessità e per soddisfare il bisogno più grande, quello della salute, a volte mettendo a repentaglio la nostra…".