Per info e segnalazioni:
geronimo it i-centenari-riminesi-stanno-bene-grazie-a-piccole-ricette-di-buona-vita-A38320 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Salute 13:46 | 07/03/2023 - Rimini

I centenari riminesi stanno bene grazie a piccole ricette di buona vita

Sono altri due i cittadini riminesi che di recente hanno spento 100 candeline sulla torta di compleanno, aggiungendosi al club dei centenari della città. Si tratta della signora Celesta Ciavatti e di Giuseppe Celli, che insieme fanno due secoli di età e alla cui festa si sono presentati gli assessori Mattia Morolli (Celeste) e Francesco Bragagni (Giuseppe) per portargli gli auguri da parte dell’amministrazione comunale e della cittadinanza. 

Celeste Ciavatti è nata il 4 marzo 1923 a Trarivi, nel comune di Montescudo e ha vissuto con la sua famiglia (fratelli, zii, nonni) a Vecciano, frazione di Coriano, fino al 1945, per poi trasferirsi a Rimini dopo il matrimonio con il marito Giuseppe Nanni, cantoniere delle ferrovie dello stato. Celeste, chiamata affettuosamente anche Celestina o Tina, oggi, a seguito di una brutta caduta che le ha causato la frattura del femore, è assistita alla Casa di Riposo San Francesco di Viserba, circondata dall’amore e dal bene della sua famiglia, composta dai due figli, sette nipoti e nove pronipoti.  

Traguardo a tre cifre anche per il nonno Celli, il cui passato è stato segnato da eventi non semplici - dalla morte prematura dei genitori alla guerra - a cui ha sempre reagito però con uno spiccato dinamismo. A seguito della scomparsa del padre e della madre, il signor Giuseppe, al tempo giovanissimo, si è subito dedicato al lavoro per far fronte ai bisogni primari e anche a seguito della chiamata alle armi nel conflitto bellico, prima nell’Italia del Nord e poi in Germania, ha accettato tutte le occasioni professionali utili che gli si prospettavano. Inizialmente lavorando come bracciante agricolo, poi come muratore, senza mai risparmiarsi. Anche una volta pensionato non è rimasto fermo un attimo, impegnandosi nella cura del suo orto. Ancora oggi, infatti, all’età di 100 anni, si dedica con passione alla vigna. “Una vigna dalla quale - raccontano i familiari - estrae un ottimo vino, che accompagna i pasti sani ed equilibrati, che insieme alla cyclette di casa che ogni giorno pratica, gli consente di godere di buona salute”. Giuseppe vive da solo, seguito amorevolmente dai nipoti Imerio e Rino.