Si deve fare ancora molto per aumentare la consapevolezza degli italiani sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e su quali siano le armi vincenti a disposizione per prevenirle. Questa è una priorità perché le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di morte in Italia e nel mondo con 17, 9 milioni di decessi annui. Per contro è aumentata la consapevolezza dei danni legati al fumo. Invece per preservare la salute del cuore stupisce come ancora meno di un italiano su tre consideri come alleati quotidiani le corrette abitudini alimentari, quelle legate all’attività fisica e la gestione dello stress. Lo sforzo che si chiede da parte dei medici è di fare di più per il proprio cuore. Si tratta di piccoli gesti e modifiche del nostro stile di vita quotidiano come non eccedere con il sale e con i cibi grassi nei pasti principali, fare attività fisica a tutte le età almeno 2/3 volte la settimana che può essere più intensa da giovani e moderata con passeggiate da anziani. Occorre intervenire per ridurre il tasso di incidenza di infarto, scompenso e ictus che uccidono ogni anno 127mila donne e 98mila uomini in Italia.
dott. Alessandro Bovicelli