Dopo i sessanta anni l’esercizio fisico mette il turbo al cervello che vede migliorare notevolmente le sue funzioni cognitive in termini di capacità di concentrazione, di attenzione e anche di gestione del tempo. E’ stato dimostrato in uno studio recente. Del resto l’impatto che l’esercizio fisico può avere sugli anziani è da tempo al centro dell’interesse di molti ricercatori che stanno cercando di far emergere il suo ruolo terapeutico. Un altro studio condotto su un gruppo di anziani in sovrappeso o obesi ha scoperto che un allenamento mattutino riesce a ridurre l’impatto negativo sul flusso ematico cerebrale dovuto alla sedentarietà. Bisogna saper scegliere l’attività fisica giusta e, nella fase anziana, la ginnastica a corpo libero e le camminate lunghe, attività sportive a basso impatto, migliorano la tonicità e l’elasticità muscolare con incremento delle performance funzionali, importanti ricadute sulla qualità della vita oltre ad un impatto psicologico e sociale altamente positivo.
dott. Alessandro Bovicelli