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Salute 11:43 | 11/11/2024 - Cattolica

Tumore al pancreas: il percorso dalla diagnosi al trattamento

L’ Incontro organizzato dall’Associazione Oltre la Ricerca ODV e dal Comune di Cattolica con il supporto di Fondazione Nadia Valsecchi, ha registrato anche questa volta una grande partecipazione di pubblico. Rete Socio Sanitaria, approccio multidisciplinare, sensibilizzazione della popolazione, certezza di cura e speranza di qualità e quantità di vita, sono state le parole chiave della serata dal titolo “ ..tanto a me non capita”. Introduzione al Congresso dell’assessore alla Sanità del Comune di Cattolica  Nicola Romeo  e da Francesca Gabellini, Presidente dell’Associazione Oltre la Ricerca ODV, che ha raccontato la storia e i progetti passati, in essere futuri dell’Associazione.

Evidenze scientifiche dimostrano che un approccio multidisciplinare è più efficace nella gestione delle patologie complesse come questa: in concreto il congresso è stato un’occasione per avvicinare i professionisti ospedalieri a quelli del territorio alla cittadinanza, ai malati e ai familiari dei pazienti. La diagnosi precoce può fare la differenza, sia in termini di aspettative che di qualità di vita. Una diagnosi tempestiva si traduce poi in una presa in cura collegiale del Paziente nella sua complessità e fragilità.

Il primo attore in questo percorso è il Medico di Medicina Generale (MMG), nodo fondamentale del percorso di sensibilizzazione, Figura centrale per l’Associazione fin dalla sua nascita che ha tutte le caratteristiche e conoscenze per capire se ci siano fondati sospetti che il paziente possa avere una patologia seria, indirizzandolo verso il percorso multidisciplinare. Così figure principe risultano il Personale medico/infermieristico del Pronto Soccorso e dei vari ambulatori e dei reparti ospedalieri che possono venire a contatto con una persona che presenta sintomi generici ed aspecifici. Gli ambulatori “ epato-bilio-pancreatici” sono due: uno che fa capo alla U.O. Medicina Interna e uno che fa capo alla U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (Ospedale Infermi di Rimini).

Il congresso ha sottolineato i fattori di rischio per sviluppare il tumore al Pancreas quali l’obesità, il diabete, la familiarità, gli stili di vita (fumo/alcool /vita sedentaria). Ogni paziente ha una propria storia, unica e  può manifestare sintomi diversi da non sottovalutare.

Il paziente entra così nel percorso e farà la conoscenza di tutti i componenti del gruppo: Anatomopatologi, Chirurghi, Diabetologi, Endocrinologi, Fisiatri e Fisioterapisti, Gastroenterologi Endoscopisti Digestivi, Infermieri/Case Manager, Infettivologi, Intensivisti Rianimatori Anestesisti, Medici/Psicologi che aiutano i Pazienti a gestire correttamente il rapporto con il fumo di tabacco, Medici di Cure Palliative, Medici di Pronto Soccorso, Nutrizionisti, Oncologi Medici e Oncogenetisti, Psicologi, Radiologi, Radiologi Interventisti, Radioterapisti,….

Come più volte ribadito nel corso del dibattito, è proprio la sinergia tra queste figure che può assicurare al paziente il percorso di cura migliore. La persona al centro del percorso di cura, Unica e Fragile in un contesto di malattia. Per raggiungere questi obiettivi il Team Aziendale si riunisce in meeting ogni settimana, dove viene indicata la terapia per ogni paziente. Chirurgia Oncologica, l’Oncologia Medica con la Poli Chemioterapia e le Cure Palliative, la Radioterapia, rappresentano le colonne terapeutiche principali tutte presenti e all’avanguardia nei nostri ospedali di Rimini, Riccione, Cattolica e Novafeltria.

L’aspetto Genetico/Familiare Ereditario, quello Nutrizionale, il Diabete indotto, l’Insufficienza Pancreatica Esocrina indotta, lo stretto follow up del Paziente, le cure di supporto come lo Psicologo, chi cura il Movimento del Paziente, chi assicura i Percorsi di vita salutare: ambiti e professionisti sanitari fondamentali nel percorso di cura.

Nulla sarebbe possibile senza il sostegno della Direzione Generale e senza il supporto e la visione dei Medici di Direzione Sanitario e del Governo Clinico. Altrettanto fondamentale risulta l’apporto dei Case Manager Infermieristici, i quali gestiscono e guidano i Pazienti e Familiari nel percorso assistenziale. Emozionante è stato l’intervento dei pazienti presenti che, ognuno a suo modo, è testimone di una grande forza che si traduce in profonda resilienza. 

A questo proposito toccante è stata la testimonianza di una donna caregiver che sta assistendo da tempo un familiare malato di tumore: con grande onestà e semplicità ha espresso le difficoltà di vivere accanto ad un malato oncologico, spesso non avendo strumenti idonei per riuscire ad adempiere alle richieste del malato, anche a causa dell’incapacità di formulare le giuste domande al medico di riferimento. Da qui la richiesta di avere degli spazi dedicati ai soli familiari (CAREGIVER). Nelle cure palliative si instaura, al domicilio del paziente, un lavoro d’equipe: medico oncologo palliativista, infermieri, MMG; da questa collaborazione ne deriva un supporto importante al Paziente e a tutta la famiglia.

PROSSIMITA’ di DIAGNOSI e CURA sono un valore per il paziente e per i familiari e valorizzano il nostro territorio tramite una RETE che comprende e unisce le Case della Salute con gli Ospedali Distrettuali (Riccione Cattolica Novafeltria e Santarcangelo) a Rimini. In questo percorso multidisciplinare le Associazioni di Pazienti sono chiamate a fare la loro parte essendo integrate nei percorsi e a pieno titolo possono svolgere un importante ponte tra Istituzioni mediche e i pazienti.

In modo particolare “Oltre la ricerca ODV” ha, dalla sua nascita, come mission la sensibilizzazione su questa complessa patologia: negli anni è cresciuto l’impegno con attività e progetti in ambito locale e nazionale e anche internazionale supportando la Campagna Mondiale “Hello Pancreas!” della WPCC (World Pancreatic Cancer Coalition) di cui fa parte. Alla serata hanno preso parte anche altre Associazioni (Fondazione Valsecchi/ Amici del Panda/NetItaly) tutte connesse al tumore del pancreas e a Rimini.

Giudizio finale positivo riguardo l’incontro e ciò sia per i medici che per i pazienti e familiari e cittadini: ci si è ritrovati su un ideale e fertile terreno che, in tempi difficili come questi per la Sanità pubblica, rappresenta una speranza per il SSN che va tutelato in una società che ha a cuore la salute di ogni cittadino, nessuno escluso.