Per info e segnalazioni:
geronimo it gianni-indino-vicepresidente-confcommercio-uil-turismo-sul-nostro-territorio-non-pu-prescindere-dalla-legalit-A43378 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Turismo 13:27 | 22/08/2023 - Rimini

Gianni Indino, vicepresidente Confcommercio: “Il turismo sul nostro territorio non può prescindere dalla legalità"

Gianni Indino, vicepresidente Confcommercio Emilia Romagna con delega al turismo: “Il turismo sul nostro territorio non può prescindere dalla legalità. Plaudo ai provvedimenti sanzionatori anti-abusivismo e anti-degrado per cui si sono adoperati il Prefetto e l’amministrazione di Ravenna e il Comune di Bellaria Igea Marina. Mi auguro fortemente che vengano replicati anche in altri territori. Da questi piccoli-grandi interventi si può costruire il nostro rilancio con un’offerta turistica migliore fatta di decoro, rispetto delle regole e sana concorrenza tra imprese, fattori che portano ad investimenti e aumento della qualità di proposte e servizi”

“Il turismo sul nostro territorio non può prescindere dalla legalità. Per questo – dice Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio dell’Emilia Romagna con delega al turismo - voglio congratularmi con il Prefetto e con l’amministrazione comunale di Ravenna per essersi adoperati affinché avvenisse un intervento di chiusura nei confronti del chiosco Aloha Beach di Marina Romea che, nonostante un primo provvedimento sanzionatorio, ha continuato imperterrito con comportamento recidivo la sua azione di attività abusiva di pubblico spettacolo in spiaggia. Mi auguro fortemente che questo provvedimento venga replicato anche in altri territori, in cui l’abusivismo viene perpetrato pressoché quotidianamente. 

Sarebbe opportuno che tutte le istituzioni della costa emiliano-romagnola e non solo, prendessero provvedimenti analoghi per il ripristino della liceità e di una corretta concorrenza tra imprese: laddove non esistono le condizioni per poter operare, si intervenga in maniera decisa con la sospensione delle attività abusive. Anche perché queste, così facendo, non aggiungono nulla alla nostra proposta di intrattenimento ma, al contrario, lo minano alle fondamenta. 

Se si contrasta l’abusivismo di chi opera senza autorizzazioni, allora comprendiamo anche provvedimenti sanzionatori come quello appena comminato alla discoteca Villa delle Rose di Misano Adriatico, chiusa per il superamento dei limiti differenziali previsti dalla vigente normativa in materia di inquinamento acustico durante una serata di ballo. Anche le discoteche della Riviera, che operano con tutte le autorizzazioni del caso, devono rispettare le norme: proprio per tutelare quiete pubblica e riposo di cittadini e turisti sono già state spostate sulle colline, ma ciò non significa che possano sforare i limiti di volume imposti dalla normativa. Più difficile accettarlo considerando ciò che accade sulle nostre spiagge, ormai diventate discoteche a cielo aperto in barba a tutte le regole. Quella della “collina delle discoteche” della provincia di Rimini sembra dunque una scelta su cui si vuole tornare indietro: se si scegliesse di ripristinare il ballo in spiaggia, con regole ed autorizzazioni certe, noi non ci opporremmo, ma troviamo discutibile questo tipo di iniziativa. Di certo non riteniamo più tollerabile che si possa operare abusivamente in questo settore.

Un altro plauso va poi fatto all’amministrazione di Bellaria Igea Marina, che dando seguito a numerose segnalazioni di degrado, ha sanzionato e chiuso una decina di bazar che occupavano abusivamente una grande porzione di suolo pubblico senza autorizzazioni, ripristinando il decoro dei viali commerciali.

Si tratta solamente di qualche esempio, che però mi piace evidenziare, anche perché è da questi piccoli-grandi interventi che si può costruire il nostro rilancio con un’offerta turistica migliore fatta di decoro, rispetto delle regole e sana concorrenza tra imprese. Tutti fattori che portano ad investimenti e aumento della qualità di proposte e servizi. Il nostro turismo ha bisogno di poter ripartire alla grande e questi sono segnali importanti, che fanno capire a chi pensa di prendersi gioco delle leggi che da noi non è consentito. Da qui, dalla legalità, deve partire il rilancio del turismo dell’Emilia Romagna”.