Per info e segnalazioni:
geronimo it 14enne-derubata-viene-fatta-passare-per-ladra-e-sua-madre-sporge-denuncia-A25890 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Cronaca 15:05 | 11/08/2021 - Rimini

14enne derubata viene fatta passare per ladra. E sua madre sporge denuncia

La bicicletta che vedete nella foto è stata al centro di un’incredibile vicenda. Incredibile per come è stata gestita e per gli attori protagonisti di quello che, nel raccontarlo, sembra più un film che un fatto vero. Proviamo a sintetizzarlo.

Il 3 agosto scorso una 14enne di Viserbella ci è salita sopra e da casa ha raggiunto un Bagno nella vicina Viserba per passare il pomeriggio al mare con un’amica. L’ha chiusa con un lucchetto alla rastrelliera del Bagno e qualche ora dopo è andata a riprenderla per tornare a casa. La bici non c’era più. Rubata? E’ quello che ha subito pensato. Ha chiamato la madre avvisandola del furto. Passa poco tempo e si scopre dov’era finita la bici: tolto il lucchetto con una forcina è stata consegnata ad una signora del posto che ne reclamava la proprietà. La donna asseriva fosse la sua perché le era stata rubata una bici identica a quella della ragazzina. Ne è nato un conciliabolo tra le parti con contatti telefonici con carabinieri e questura. Ma la bici non è stata restituita alla ragazzina che, oltreché derubata, è stata fatta passare per ladra. Sua madre ha iniziato una battaglia burocratica logorante con passaggi e telefonate alle forze dell’ordine fino a risalire allo scontrino (nel frattempo andato smarrito) attraverso estratto conto bancario presso l’ipermercato dove era stata acquistata al costo di 125 euro qualche mese prima. Ma il paese è piccolo, le chiacchiere volano. La 14enne ha accusato il colpo, è stata male, sentirsi dire in giro di essere una ladra non è bellissimo…

Fino a quando la mamma della ragazzina, stufa e preoccupata, ha sporto denuncia per furto aggravato nei confronti della bagnante e di tutti coloro che hanno agito in concorso con lei. Dopo la denuncia, come d’incanto, è arrivata una telefonata della Questura con tanto di scuse: “Venga a riprendere la bici, abbiamo fatto tutte le verifiche del caso”.

“Posso anche accettare le scuse delle forze dell’ordine – dice la mamma della ragazzina - ma non posso accettare che mia figlia venga scambiata ed additata come ladra. Ha pianto per una settimana, è stata diffamata e qualcuno per questo dovrà pagare. Per tale motivo la denuncia che ho sporto è ancora in corso. La bici, dopo mille peripezie, è tornata a casa ma c’è una dignità da tutelare, quella di una ragazzina che da derubata è stata fatta per passare ladra: dalla bagnante e da tutti quelli che l’hanno sostenuta”.