Con il Bilancio di previsione 2019/2021, che verrà discusso in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 20 dicembre, l’Amministrazione comunale introduce alcune importanti novità.
In primo piano nella manovra di bilancio, la rimodulazione dell’addizionale comunale Irpef che i Comuni hanno facoltà di differenziare in relazione agli scaglioni di reddito. E proprio sulla rimodulazione è intervenuta la Giunta comunale confermando quanto già previsto dal bilancio di previsione dello scorso anno: nel 2019 va infatti a regime l’innalzamento della soglia di esenzione dall’addizionale per i redditi fino a 15.000 euro. Un’operazione che – come spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio, Emanuele Zangoli – va di pari passo a quella che riduce da 0,73 a 0,68 l’aliquota per il secondo scaglione di reddito da 15mila a 28mila euro, entrambe rese possibili grazie ai maggiori trasferimenti statali visto che il calo di gettito complessivo stimato dal Comune ammonta a circa 100mila euro. “
Nessun aumento è inoltre previsto per i servizi a domanda individuale e per la tassa smaltimento rifiuti: se sul primo fronte le famiglie vedranno abbassarsi le tariffe mensili dei nidi d’infanzia comunali grazie alla riforma introdotta dalla Buona Scuola, anche la Tari non aumenterà dal momento che l’Amministrazione si farà carico dei maggiori oneri collegati all’attivazione dei servizi di raccolta porta a porta in alcune vie del territorio comunale e per le attività economiche del centro. La Giunta comunale ha inoltre confermato anche per il 2019 il fondo di quasi 100mila euro a beneficio di famiglie e imprese che nel 2018 ha interessato circa 500 utenze che hanno ottenuto esenzioni o riduzioni sulla Tari.
Restano invariate anche le aliquote Imu, rispetto a cui sul finire dello scorso anno gli uffici comunali hanno effettuato un articolato lavoro di revisione dei valori delle aree fabbricabili sulla base dei diversi strumenti urbanistici approvati dall’Amministrazione comunale (Psc e Poc). Un’altra importante novità è prevista sul fronte degli accordi territoriali che regolano i contratti di affitto a canone concordato: nei prossimi mesi, infatti, l’Amministrazione comunale procederà al rinnovo del nuovo accordo con i sindacati e le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini per agevolare l’incontro tra domanda e offerta sulla locazione degli immobili. In quest’ottica la Giunta comunale intende istituire un fondo di 10mila euro destinato ai proprietari di immobili che affitteranno a canone concordato.