Il Progetto del Parco del Mare del Sindaco Gnassi, dopo due anni di propaganda con il “rendering in Piazza Cavour dal 2015 è stato ufficialmente accantonato. Lo sostengono in una nota il consiglire comunale di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi e l'architetto Taron Mussoni. Infatti, Il 25 Ottobre scorso è stato assegnato l’incarico allo Studio di Architettura Miralles Tagliabue di Barcellona avente ad oggetto “la definizione delle linee di indirizzo progettuale dell’intervento denominato “ Parco del Mare”.
"Alla luce delle nostre fondate e ripetute criticità sollevate per due anni - dice Renzi - forse anche il Sindaco Gnassi si è reso conto delle assurdità del suo progetto che con le sue dune di “cemento armato “ impediva la vista del mare e della spiaggia e pregiudicava per sempre la riqualificazione del fronte mare della città. Dopo aver perso tre anni dall’approvazione il 24/2/2015 dello studio di fattibilità del Parco del Mare, si riparte da zero, mantenendo le complicazioni iniziali. Infatti, gli operatori privati sono indecisi sulle negoziazioni delle manifestazioni di interesse, sui costi da sostenere per l’acquisto dei diritti di superficie sul lungomare e sui costi delle opere da realizzare a loro carico. La realizzazione del nuovo lungomare è prevista quasi totalmente con i soldi dei privati, che verranno spesi per 1/3 (40 milioni di euro) dalla Amministrazione comunale nel verde, piste ciclabili, pedonali, arredo, e per 2/3 sostenuti direttamente dagli operatori privati con l’esecuzione dei loro progetti, bar, ristoranti, negozi, servizi agli alberghi, residenziale. La Giunta Comunale ha affidato, un mese fa, il nuovo incarico per 193.000 euro al suddetto Studio Miralles Tagliabue, senza conoscere quale sarà il progetto che verrà elaborato. Si tratta di un incarico professionale in bianco senza avere preteso un progetto preliminare, ma solo sulla base di una valutazione economica. Le conseguenze di questo modo di procedere ricadono naturalmente sulle manifestazioni di interesse, presentate nel 2015 dagli operatori privati, che ora nella fase della negoziazione senza un quadro progettuale certo di riferimento, diventano ancora più problematiche. Inoltre, potrebbero essere a rischio i finanziamenti europei con la modifica del progetto iniziale, come già avvenuto per la “pista ciclabile sul lungomare”, dopo il progetto presentato in Regione e finanziato, che una volta cambiato ha perso i finanziamenti. Aspettiamo, entro l’anno, l’esito delle negoziazioni delle manifestazioni di interesse che sono a rischio di ricorsi per il rispetto del Codice degli Appalti Pubblici, la consegna del nuovo progetto preliminare, la redazione del progetto definitivo ed esecutivo , i sei mesi d’appalto necessari per l’esecuzione dei lavori. Ma dubitiamo fortemente che la realizzazione dei due tratti di Lungomare previsti (rotonda del Grand Hotel-Piazzale Kennedy e Lungomare Spadazzi) possa avvenire entro il 2019, scadenza prevista per non perdere i finanziamenti europei di 2.850.000 euro. Basta - conclude Renzi - con le illusioni del “rendering” di Piazza Cavour con le dune di cemento armato “travestite di verde”, Rimini ha bisogno da decenni di un Nuovo Lungomare per la riqualificazione turistica della città".
Opinioni
17:42 | 19/10/2017 - Rimini